Covid e influenza si mescolano, e all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia l’emergenza torna ad affacciarsi con forza. Nel pieno del picco dell’influenza di tipo A, con casi in aumento e quadri clinici sempre più complessi, manca ancora un percorso infettivologico strutturato. Un’assenza grave, soprattutto mentre si registrano polmoniti complicate e accessi continui al pronto soccorso.
Il pericolo del contagio
Il pericolo del contagio
Il rischio contagio è alto, per i pazienti e per gli operatori sanitari. Lo scenario è noto, prevedibile, già affrontato in passato. Durante la fase più dura del Covid, quando la pressione era ben più complessa, furono attivati percorsi separati, triage dedicati, protocolli rigidi. Oggi, con l’allarme influenzale conclamato, tutto questo non c’è. Non si tratta di allarmismo, ma di prevenzione mancata. La circolazione simultanea di virus respiratori, unita alla fragilità di molti pazienti, impone misure immediate. L’assenza di un percorso infettivo espone a un pericolo concreto di diffusione intraospedaliera, aggravando una situazione già critica.
Stagione influenza alta
Siamo entrati nella fase più alta della stagione influenzale. Continuare a rimandare significa accettare il rischio. Intervenire non è una scelta: è un dovere sanitario.


