Non si placa lo scontro politico attorno alla crisi della Provincia di Vibo Valentia. Dopo la replica della segretaria provinciale del Partito Democratico, Teresa Esposito (leggi qui), alla sua nota (leggi qui), il segretario provinciale dell’Udc, Stefano Luciano, interviene nuovamente per chiarire la propria posizione e rilanciare le accuse. “La segretaria Esposito – dichiara Luciano – premette di non voler ricevere lezioni da me, sostenendo che la mia storia politica sarebbe segnata dal trasformismo, e annuncia iniziative per sanzionare il consigliere comunale che avrebbe sostenuto Landolina nella mozione di sfiducia. Voglio ricordare che in politica contano i comportamenti. Ed è in base a questi che accetto di essere giudicato”.
Luciano difende la sua coerenza politica: “Ho sempre condotto la mia attività pubblica senza farmi condizionare dalle ideologie, cercando di agire esclusivamente nell’interesse dei cittadini. Le mie battaglie sono state sempre alla luce del sole, con serietà e determinazione, anche militando in partiti diversi ma sempre all’interno dell’area centrista”. Poi l’affondo: “La coerenza della Esposito, invece, è tutta da dimostrare. Qualche anno fa, da presidente della Commissione di Garanzia del Pd, non ha esitato a estromettere la lista del candidato che si opponeva a suo figlio alla segreteria cittadina del partito. E si è poi candidata nella lista del figlio stesso, in evidente conflitto con il suo ruolo di garanzia”.
Luciano difende la sua coerenza politica: “Ho sempre condotto la mia attività pubblica senza farmi condizionare dalle ideologie, cercando di agire esclusivamente nell’interesse dei cittadini. Le mie battaglie sono state sempre alla luce del sole, con serietà e determinazione, anche militando in partiti diversi ma sempre all’interno dell’area centrista”. Poi l’affondo: “La coerenza della Esposito, invece, è tutta da dimostrare. Qualche anno fa, da presidente della Commissione di Garanzia del Pd, non ha esitato a estromettere la lista del candidato che si opponeva a suo figlio alla segreteria cittadina del partito. E si è poi candidata nella lista del figlio stesso, in evidente conflitto con il suo ruolo di garanzia”.
I fatti
Il segretario Udc elenca quindi tre fatti politici che, a suo dire, dimostrerebbero l’ipocrisia e le alleanze trasversali del Partito Democratico locale. “Primo: è noto che l’attuale sindaco del Pd ha vinto solo grazie ai voti disgiunti di candidati consiglieri del centrodestra, mentre la sua coalizione è stata bocciata dagli elettori. Secondo: il bilancio comunale è passato grazie ai voti determinanti di consiglieri del centrodestra. Terzo: il presidente della Provincia, espressione del centrodestra, è ancora in carica anche per via del sostegno del Pd”, attacca Luciano.
Credibilità distrutta
“Al di là delle parole – aggiunge – i comportamenti della segretaria del Pd hanno contribuito a distruggere la credibilità della sinistra a Vibo Valentia, oggi senza consiglieri regionali per via delle sue scelte sbagliate nella composizione delle liste. Un sindaco eletto con l’appoggio del centrodestra ha perso ogni consenso in città dopo un solo anno. E questo è il risultato”, conclude. Le dichiarazioni di Stefano Luciano, che nelle scorse settimane aveva sollevato dubbi sulla tenuta politica dell’amministrazione provinciale e sulla trasparenza delle alleanze locali, si inseriscono in un contesto sempre più teso tra le forze politiche del Vibonese, con evidenti riflessi anche sugli equilibri futuri a livello comunale e regionale.