Il Club per l’Unesco di Tropea, nella persona del suo presidente Giuseppe Maria Romano, accoglie con “viva soddisfazione” e “profondo orgoglio” la notizia dell’iscrizione della cucina italiana nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Questo riconoscimento internazionale, conferito durante la ventesima sessione del Comitato Intergovernativo a New Delhi, celebra la cucina italiana non come semplice repertorio di piatti tipici, ma come un vero e proprio patrimonio culturale vivente, basato su pratiche, saperi e rituali sociali che uniscono comunità e generazioni attorno alla tavola. La candidatura, approvata all’unanimità, sottolinea la sostenibilità, la diversità bioculturale e il valore sociale della cucina italiana, ponendo al centro la trasmissione intergenerazionale dei saperi, la cura degli ingredienti locali e il rispetto delle stagioni.
Il Club per l’Unesco di Tropea, nella persona del suo presidente Giuseppe Maria Romano, accoglie con “viva soddisfazione” e “profondo orgoglio” la notizia dell’iscrizione della cucina italiana nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Questo riconoscimento internazionale, conferito durante la ventesima sessione del Comitato Intergovernativo a New Delhi, celebra la cucina italiana non come semplice repertorio di piatti tipici, ma come un vero e proprio patrimonio culturale vivente, basato su pratiche, saperi e rituali sociali che uniscono comunità e generazioni attorno alla tavola. La candidatura, approvata all’unanimità, sottolinea la sostenibilità, la diversità bioculturale e il valore sociale della cucina italiana, ponendo al centro la trasmissione intergenerazionale dei saperi, la cura degli ingredienti locali e il rispetto delle stagioni.
Iniziative concrete
In considerazione dell’importanza di questo risultato non solo a livello nazionale ma anche per il territorio locale, il Club per l’Unesco di Tropea annuncia una serie di iniziative concrete per valorizzare ulteriormente la cucina italiana nella sua declinazione locale. Tali iniziative vedranno la collaborazione attiva con: istituzioni scolastiche del territorio, attraverso progetti educativi dedicati alla conoscenza e alla cultura del cibo, percorsi didattici di educazione alimentare e la promozione della consapevolezza del valore culturale dei prodotti tipici locali; associazioni di categoria (artigiani, produttori agricoli, operatori della ristorazione), per promuovere reti di collaborazione volte alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari e gastronomiche locali in un’ottica di sostenibilità e sviluppo socio-culturale; maestranze locali, con laboratori, showcooking, eventi pubblici e momenti di incontro che favoriscano lo scambio di competenze tra chef, artigiani del gusto e cittadini, mettendo in luce tradizioni, tecniche e saperi antichi radicati nel territorio.
Valorizzazione dei prodotti locali
Queste attività saranno finalizzate a far emergere e consolidare l’identità culturale del tessuto locale, valorizzando prodotti tipici, ricette tradizionali e lo stile conviviale che contraddistingue la comunità, nonché a coinvolgere le nuove generazioni nel ruolo di custodi di un patrimonio culturale immateriale riconosciuto oggi a livello mondiale.
Il presidente Giuseppe Maria Romano esprime un sentito ringraziamento alle istituzioni nazionali e internazionali, agli operatori culturali, alle scuole, alle associazioni e alle maestranze che con dedizione e passione hanno sostenuto e arricchito questo percorso di candidatura. “Questo straordinario riconoscimento Unesco – afferma Romano – ci invita non soltanto a celebrare la nostra eccellenza gastronomica ma anche a lavorare insieme per trasmettere alle future generazioni l’amore per le nostre tradizioni, i nostri prodotti e i nostri valori culturali”.
Il Club per l’Unesco di Tropea resta fermamente impegnato nella promozione e nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, con l’obiettivo di fare della cultura del cibo e della cucina italiana un volano di crescita sostenibile, educazione e coesione sociale anche nel territorio.
