Le tensioni erano nell’aria. Gli errori dell’amministrazione Romeo cominciano ad emergere. A remare contro sarebbero in tanti. Lasciano dubbi anche decisioni degli apparati burocratici. La nomina di Gianpiero Menniti viene anche accolta con preoccupazione dai consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Cutrullà e Danilo Tucci (Cuore Vibonese) che parlano dell’assenza di assessori Pd nella riunione della Giunta che ha portato alla decisione di nominare Menniti.
Atto di sfiducia
Atto di sfiducia
“Sembra chiara a questo punto – dicono – una frattura all’interno della maggioranza, sancendo di fatto una divisione tra il gruppo del sindaco e i dem. Il segnale politico è chiaro: il Pd, non partecipando alla delibera proposta dal primo cittadino(tesserato Pd), manifesta una forma di sfiducia nei suoi confronti. Un gesto che apre interrogativi sulla tenuta della maggioranza e sugli equilibri politici all’interno dell’amministrazione comunale.
La questione non è solo politica, ma anche amministrativa e contabile. La scelta di impiegare risorse comunali per questa nomina, anziché per interventi concreti a favore dei cittadini, potrebbe configurare un possibile danno erariale”.
Patto Salva Città
Cutrullà e Tucci poi osservano: “Il sindaco è consapevole del Patto Salva Città e delle misure già individuate per il risanamento dell’ente? L’utilizzo di fondi pubblici per quello che appare come un accordo di natura politica sembra in netto contrasto con la necessità di garantire una gestione oculata delle risorse. Era davvero necessario nominare un fiduciario del sindaco con un compenso annuo di 40.000,00 euro per un totale di 160.000,00 euro in 4 anni? Si tratta forse di un tutor per gli assessori, visti i risultati non esaltanti ottenuti finora? E in particolare, è stato individuato un tutor per l’assessore alla Cultura, Turismo e Grandi Eventi, ambiti nei quali Menniti sembrerebbe avere maggiore competenza?”.
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