Una storia che si fatica persino a raccontare quella emersa nelle scorse ore a Calimera, nel Salento: una madre trovata morta in mare, il figlio di otto anni senza vita nella loro abitazione. La donna si chiamava Najoua Minniti, 35 anni, originaria della provincia di Reggio Calabria. Il figlio, Elia Perrone, avrebbe compiuto nove anni il 4 dicembre. A cercarli per primo è stato il marito, che nel pomeriggio si è rivolto ai carabinieri non riuscendo più a mettersi in contatto con l’ex moglie né con il bambino.
Corpo in mare
Corpo in mare
Proprio mentre scattavano le ricerche, un sub impegnato in un’immersione nelle acque davanti a Torre dell’Orso si è imbattuto nella sagoma di una donna in mare: era il corpo di Najoua. Quasi in contemporanea, i militari hanno raggiunto l’abitazione della 35enne, in via Montinari, dove hanno scoperto il corpo del piccolo Elia nella sua stanza da letto. I primi riscontri hanno confermato che quella mattina il bambino non era stato accompagnato a scuola, un elemento che ha contribuito ad alimentare l’allarme fin dalle prime ore. Sulla salma del piccolo, riferiscono alcune testate locali, sarebbero presenti ferite compatibili con un’arma da taglio.
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