Ad appena nove anni, Lara D’Urso, piccola artista di Nicotera Marina, sale sulla pedana e affronta col sorriso sulle labbra il giudizio del pubblico e della giuria, esibendosi, senza paura, nella categoria ‘singolo’ di danza aerea. Si libbra in aria e, restando in sospensione, esegue, con la leggerezza di una piuma, tutta una serie di esercizi per nulla semplici. Rispetta tempi e ritmi, volteggia con eleganza e sicurezza, si dimostra patrona di un nuovo modo di danzare che sta attirando sempre più i bambini dagli otto anni in su.
Finale a Cervia
Quando anche l’ultimo esercizio finisce, per lei scattano gli applausi del pubblico presente nel PalaConsentia di Cosenza e arriva anche la valutazione dei giurati che la proietta al primo posto. Primo posto che resiste sino alla fine della manifestazione e che per Lara non significa solo vittoria nella finale regionale. Stacca, infatti, anche il biglietto per la finale nazionale che si terrà a Cervia, sulla costa romagnola, il prossimo 7 giugno. Un traguardo inimmaginabile sino a un mese fa. Tanto è, infatti, il tempo trascorso dal primo approccio di Lara in una disciplina che sembra cucita addosso ad un’artista in erba destinata a mietere allori col passar del tempo.
Maestra Angelica Pelaggi
Merito indubbiamente della novenne nicoterese che si nutre di danza aerea, ma merito anche del papà Salvatore e della mamma Alessandra Agostino che la stanno seguendo con ogni premura e con non pochi sacrifici. A tutto si aggiunga l’attenzione riservata a Lara dalla maestra Angelica Pelaggi, responsabile dell’associazione “New let’s dance” di Vibo Valentia. Ci sono davvero tutti i presupposti perché la bambina, orgoglio di Nicotera Marina e dell’intero territorio comunale, possa puntare ad una carriera artistica ricca di soddisfazioni.

Scuola e danza
Per riuscirci, Lara non dovrà fare cose diverse da quelle che sta facendo. Il suo compito, almeno per ora, è quello di studiare e continuare a danzare sull’onde dell’aria come solo lei sa fare: col sorriso sulle labbra e con l’armonia e l’eleganza leggera di una libellula, simbolo di libertà e di pace.