Don Danilo D’Alessandro sulle orme dei padri Scalabriniani. Favelloni spalanca le porte

Il piccolo centro del Vibonese accoglie con gioia il nuovo parroco. Antonella Natale: ognuno di noi dovrà dimostrare impegno e spirito di sacrificio

Finalmente domani, (domenica 20 Ottobre) la comunità di Favelloni, si preparerà festosa, ad accogliere il suo nuovo parroco, Don Salvatore Danilo D’Alessandro, scelto dal Vescovo per le sue preziosissime qualità umane, intellettuali e spirituali, per guidare questa piccola grande parrocchia, dove, certamente, saprà far germogliare il messaggio messianico con la stessa devozione, e lo stesso impegno che ha profuso in tutti questi anni nella comunità di Maierato dalla quale proviene.

L’eredità di Padre Maffeo

L’eredità di Padre Maffeo

Un saluto particolarmente cordiale, è quello offerto da Antonella Natale responsabile del Centro Studi Scalabrini, e della annessa Biblioteca di circa 7 mila volumi, esistente presso i locali della parrocchia, costruita e voluta dal Missionario Scalabriniano Padre Maffeo Pretto, e portata avanti dai suoi allievi, che negli anni hanno saputo mantenere vivo il suo ricordo, e il suo attaccamento alla terra di Calabria e in particolare al piccolo paese di Favelloni, che lo ha sempre accolto con affetto, rispetto e stima, lo stesso rispetto e la stessa stima con cui accoglierà il nuovo parroco Don Danilo, la cui opera, conoscendo il suo spessore intellettuale ed umano, la sua profonda adesione all’annuncio evangelico, siamo sicuri, saprà regalare un tempo di prossimità e certezze, proiettandoci in avanti verso un futuro più rassicurante.
“L’attesa ha divorato una stagione intera – osserva Antonella Natale -, ma insieme a Don Danilo, la comunità di Favelloni sperimenterà la capacità di ritrovare equilibri nuovi e nuovi assetti, che, sapranno definire ed enucleare ruoli altrettanto nuovi, autorevoli e guidanti. Sappiamo che sarà certamente in grado di salvare la fragilità semantica di un mondo ondivago e franante, incerto sull’essere e riverso nel nulla, nel quale è rimasta impigliata la nostra comunità nell’ultimo periodo, sopportando parole pallide, da chi avrebbe dovuto usarne di ferme e pregnanti, parole inghiottite dalle fauci di quel silenzio che si è preso tutto lo spazio possibile, per lasciare un profondissimo senso di smarrimento e di vuoto”.

Sostegno all’azione pastorale

“Quella di Don Danilo – evidenzia ancora la responsabile del Centro Studi Scalabrini – sarà certamente una presenza attenta e viva nella comunità di Favelloni, per la quale, siamo sicuri, si spenderà senza riserve, con dedizione e sacrificio, inaugurando una nuova stagione fatta di momenti profondamente innovativi di cui tutti abbiamo bisogno, e rispetto ai quali, il nostro grazie non basterà per esprimergli tutta la nostra anticipata gratitudine per la mirabile compiutezza che avrà la sua azione pastorale, nella costruzione responsabile di un cammino nuovo, proficuo e fecondo, per la cui realizzazione ognuno di noi sarà chiamato a fare la sua parte con responsabilità, impegno e spirito di sacrificio”.

Gioia e speranza

“Quelli di Don Danilo saranno giorni nuovi. Il suo sguardo attento e premuroso traccerà il sentiero da seguire, affinché nulla vada perduto del buono che è stato costruito e faticosamente conquistato, sotto la guida dei Missionari Scalabriniani prima, e di tutti i parroci dopo, che nel tempo si sono succeduti, restituendo valore e dignità ad una storia di crescita, di progresso umano, religioso e sociale, ad un nuovo modo di fare comunità e di fare evangelizzazione che deve ancora fare la differenza”.

Antonella Natale

Carico di gioia e particolarmente sentito l’auspicio di Antonella Natale: “Godiamoci questo presente soleggiato, qualunque forma esso abbia, e, lasciamo che ci sorprenda beati nel nostro sorriso migliore, perché come diceva Pavese aspettare è ancora un’occupazione, è non aspettare niente che è terribile. E dunque, solo l’inequivocabile manifestarsi del bene , la semplicità di animo e la bontà del cuore, potranno strappare ciascuno di noi dalle nostre piccole miserie umane e proiettarci verso orizzonti di nuova bellezza, attraverso una fervida opera di umanizzazione, che, deve necessariamente passare, anche e soprattutto, attraverso la cultura, la formazione, e la conoscenza di noi stessi e del nostro stare al mondo”.

Un segnale della provvidenza

“Per questo ci auguriamo – conclude Natale – che finalmente a Favelloni sotto la guida di Don Danilo, potremo godere nuovi inizi, semplici e puliti, che ci forniranno un bisogno nuovo, fatto di consapevolezza e desiderio , di crescita spirituale ed umana, per riuscire ad intraprendere un nuovo cammino di fede ed impegno civico, avendo a disposizione una risorsa cosi preziosa come la nostra biblioteca. Renderla testimonianza viva e consapevole attraverso sacerdoti e parroci dotati di grande capacità e sensibilità come Don Danilo, è un privilegio del quale saremo sempre grati alla vita e alla provvidenza”.

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