Don Mottola Medical Center, le risposte non arrivano. L’attesa pesa sulle famiglie del Vibonese

Caregivers e parenti della struttura di Drapia denunciano ritardi amministrativi che mettono a rischio percorsi di cura già avviati. Al centro della richiesta, risorse disponibili e una struttura considerata strategica per l’assistenza territoriale

C’è una lettera formale, ma soprattutto c’è un grido composto e determinato che parte dal territorio vibonese. A firmarlo sono caregivers e familiari di pazienti fragili assistiti al Don Mottola Medical Center, che hanno deciso di rivolgersi alle istituzioni sanitarie e di governo per chiedere un intervento immediato. Il tema è chiaro: la mancata contrattualizzazione della struttura, nonostante norme regionali già approvate e risorse economiche disponibili, sta producendo conseguenze concrete sulla vita delle persone.

Interessati i vertici sanitari

Interessati i vertici sanitari

La comunicazione è stata indirizzata alla Commissione straordinaria dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, al direttore sanitario e al direttore amministrativo dell’ente. Per conoscenza, il documento è stato trasmesso anche al Prefetto di Vibo Valentia, alla Struttura commissariale regionale per il piano di rientro del Dipartimento Tutela della Salute, al presidente della Conferenza dei sindaci dell’Azienda sanitaria provinciale e alla direzione del Don Mottola Medical Center di Sant’Angelo di Drapia.

Tutti i decreti adottati

Nel testo, i firmatari ricostruiscono puntualmente il quadro normativo. A fine novembre è stato adottato il decreto commissariale che definisce i livelli massimi di finanziamento per l’acquisto di prestazioni sanitarie e sociosanitarie per il triennio in corso. A questo atto ha fatto seguito un secondo decreto che ne ha chiarito le modalità applicative, indicando come procedere alla contrattualizzazione delle strutture private accreditate in coerenza con la programmazione regionale. Eppure, a oltre un mese dalla pubblicazione del primo provvedimento, per il Don Mottola Medical Center nulla si è mosso. Una circostanza che i caregivers definiscono incomprensibile, dal momento che la struttura risulta regolarmente accreditata, inserita nella rete territoriale e considerata strategica per rispondere ai bisogni assistenziali del Vibonese.

Dieci milioni già disponibili

Il nodo centrale riguarda le risorse. Secondo quanto evidenziato nella lettera, la combinazione dei due decreti assegna all’Azienda sanitaria provinciale una disponibilità finanziaria complessiva superiore ai dieci milioni di euro per il 2026, includendo finanziamento ordinario, incrementi specifici e somme non utilizzate nell’anno precedente. Una dotazione che, a giudizio dei firmatari, consentirebbe di attivare l’intera offerta privata accreditata presente sul territorio, con un miglioramento immediato dei livelli essenziali di assistenza.

Riabilitazione tra le più penalizzate

Riabilitazione estensiva, assistenza residenziale medicalizzata, continuità tra ospedale e territorio: sono questi gli ambiti citati come maggiormente penalizzati dal ritardo, con un’attenzione particolare ai percorsi multidisciplinari dedicati ai bambini con disabilità e disturbo dello spettro autistico. Ambiti nei quali l’interruzione o l’incertezza delle cure non è un dettaglio amministrativo, ma un fattore che incide direttamente sulla qualità della vita.

Famiglie costrette a supplire carenze organizzative

La lettera entra poi nel merito delle conseguenze: percorsi di cura che rischiano di spezzarsi, famiglie costrette a supplire a carenze organizzative non dipendenti dalla loro volontà, obiettivi di programmazione territoriale che restano sulla carta. Tutto questo, sottolineano i caregivers, pur in presenza di fondi già assegnati. Da qui le richieste formali: procedere con urgenza alla contrattualizzazione del Don Mottola Medical Center, attivare senza ulteriori ritardi l’offerta privata accreditata disponibile e fornire risposte chiare sui tempi e sulle modalità di attuazione. Una domanda che viene presentata, ribadiscono, esclusivamente nell’interesse della tutela della salute dei propri familiari.

Rassicurazioni inutili dalle istituzioni

Non manca, infine, un passaggio dal tono più amaro. I firmatari ricordano le rassicurazioni ricevute in precedenza, sia dalla Commissione prefettizia sia dal Prefetto, e una risposta giudicata costruttiva arrivata dalla Regione. A fronte di questo, denunciano però quella che definiscono un’inerzia burocratica dell’Azienda sanitaria provinciale, che continua a produrre danni ai pazienti e a chi se ne prende cura ogni giorno. La lettera si chiude con la firma del presidente del Comitato caregivers del Don Mottola Medical Center, Alberto Maio, che affida alle istituzioni una richiesta di responsabilità e di tempestività. Perché, come emerge tra le righe, quando la sanità si ferma, a pagare non sono mai solo i bilanci, ma le persone.

L’anno nero della sanità vibonese: esposti e querele come ultima chiamata (video)

© Riproduzione riservata

Ti potrebbe interessare...

Le vendite di fine stagione invernali partono il 2 gennaio in Valle d’Aosta e il 3 gennaio nel resto d’Italia, ad eccezione delle Province autonome di Trento e Bolzano. Ma gli sconti sono già diffusi
I boati, avvertiti anche nella parte alta del paese, hanno svegliato la popolazione. Indagini affidate ai carabinieri e agli artificieri di Cosenza
I vigili del fuoco di Crotone, con il supporto delle unità Saf, hanno raggiunto l’animale e lo hanno messo in sicurezza, riconsegnandolo al proprietario nel primo pomeriggio

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792