Un altro stile, un’altra sensibilità. Un diverso modo di leggere la realtà. Il prefetto Anna Aurora Colosimo non lascia sulla strada, al freddo, i dipendenti del Medical Center don Mottola di Drapia impegnati in un sit-in davanti alla prefettura. Tutt’altro. Apre, infatti, le porte ad una loro delegazione guidata dall’ing. Francesco Mancuso, ascolta le ragioni della protesta, le valuta e li tranquillizza.
L’impegno
L’impegno
Li informa, in sintesi, che oggi pomeriggio, nel corso di un incontro già fissato con la terna commissariale che gestisce l’Asp, parlerà con la necessaria chiarezza del loro problema e farà tutto il necessario per avere un quadro chiaro della situazione. Cercherà, in sostanza, di avere informazioni certe su quello che la triade penserà di fare e sui tempi necessari per chiudere la vertenza sia in termini positivi che negativi. Nella mattinata di domani, dipendenti e caregivers saranno messi al corrente degli esiti dell’incontro di oggi pomeriggio per, poi, poter fare le loro valutazione. Le parole del prefetto Colosimo smorzano la Stoprabbia dei dipendenti, che, almeno per un momento, possono tirare un sospiro di sollievo.

Stop al sit-in
Anzi, in segno di apprezzamento e di rispetto verso il rappresentante territoriale di governo, nonché con evidente senso di responsabilità, caregivers e dipendenti abbandonano il sit-in di protesta e anche per domani sospenderanno ogni forma di lotta. Per certo i problemi non sono stati risolti, ma la disponibilità al dialogo del Prefetto, sicuramente diversa rispetta al passato, può far incamminare la vertenza su binari più consoni alla delicatezza della questione. In ballo non ci sono gli interessi della sanità privata, bensì il diritto alla salute dei cittadini e delle fasce più deboli, nonché cinquanta posti di lavoro attualmente occupati soprattutto da giovani che, sulla scorta dell’impiego che appariva loro sicuro, avevano avviato e stanno portando avanti un progetto di vita pensando di potersi creare una famiglia.