Si terrà giovedì 30 ottobre l’udienza straordinaria sul ricorso n. 1457/25 presentato da Rocco Stramandinoli, Antonio Bruni e Giuseppe Barilaro contro la Commissione elettorale circondariale di Vibo Valentia, il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Vibo Valentia. Il giudice dovrà stabilire se la lista “Uniamo Acquaro”, con candidato a sindaco l’ex primo cittadino Giuseppe Barilaro, potrà essere riammessa alle elezioni amministrative del 23 e 24 novembre, dopo la ricusazione per presunti vizi nella documentazione presentata.
La normativa
La normativa
La vicenda rientra nell’articolo 129 del Codice del processo amministrativo, che disciplina i ricorsi contro l’esclusione dal procedimento elettorale: l’impugnazione deve essere presentata entro tre giorni dalla comunicazione dell’atto, l’udienza si celebra entro tre giorni dal deposito del ricorso e la decisione è adottata con sentenza semplificata. L’eventuale appello deve essere proposto entro due giorni dalla pubblicazione della sentenza.
Le ragioni
Secondo quanto trapelato, i motivi della ricusazione sarebbero più d’uno: assenza del logo della lista da 3 centimetri da attaccare su uno dei documenti (oltre alle tre copie dello stesso in diverse misure da allegare in formato cartaceo e digitale) e irregolarità nella firma dei documenti di accettazione della candidatura, forse anche in merito al luogo in cui è stata apposta.
Clima di tensione
La ricusazione di “Uniamo Acquaro” ha colto tanti di sorpresa, vista l’esperienza che si presume doversi avere in materia in materia . Ma, soprattutto, dopo la regolare presentazione della lista di Giuseppe Ferraro, avvenuta in un clima di apertura e condivisione. Diversa, invece, l’atmosfera che ha accompagnato la presentazione della lista di Barilaro, avvenuta in un clima di maggiore tensione e a porte chiuse, per non dire “sbattute in faccia” (da qualcuno che l’educazione non sa nemmeno dove sta di casa).
Decisione molto attesa
L’esito dell’udienza sarà determinante per l’intera tornata elettorale: se la lista dovesse essere riammessa, la sfida sarà Ferraro contro Barilaro, e per vincere potrebbero bastare circa 550-600 voti, in base agli ultimi dati elettorali. In caso contrario, lo scontro sarà tra Ferraro e il quorum, con la necessità di raggiungere il 40% degli aventi diritto, pari a circa 620 preferenze. Una decisione, dunque, molto attesa, che chiarirà il quadro politico di Acquaro e definirà se la comunità potrà assistere a una competizione elettorale vera e aperta.
