Domenico Console, eletto consigliere provinciale alle recenti elezioni, ha espresso la propria sincera e profonda gratitudine a tutti coloro che lo hanno sostenuto nella tornata elettorale per il Consiglio. Un ringraziamento rivolto agli amici e agli amministratori che gli hanno accordato fiducia e consenso, interpretati “non come semplici numeri”, ma come un “mandato forte e chiaro”.
Domenico Console, eletto consigliere provinciale alle recenti elezioni, ha espresso la propria sincera e profonda gratitudine a tutti coloro che lo hanno sostenuto nella tornata elettorale per il Consiglio. Un ringraziamento rivolto agli amici e agli amministratori che gli hanno accordato fiducia e consenso, interpretati “non come semplici numeri”, ma come un “mandato forte e chiaro”.
Un impegno da onorare
Console ha definito il risultato una “gratificazione personale e politica”, sottolineando come questo impegno “dovrà essere onorato attraverso una politica concreta e attenta ai bisogni dei territori”. Un’azione che si inserisce nel progetto dei Democratici e Riformisti, descritto come un “gruppo politicamente solido e rappresentato nel comune capoluogo dalla maturità politica del capogruppo Alessandra Grimaldi”, indicata come “espressione di una politica impegnata e non passeggera”.
Il progetto
Nel suo intervento, il consigliere provinciale ha richiamato anche il progetto politico guidato da Enzo Mirabello, che in pochi mesi avrebbe “dimostrato credibilità e capacità di attrazione”, come testimoniato dal “consenso ottenuto e dall’adesione di numerosi amministratori locali”. A questi ultimi, Console ha rivolto un “ringraziamento pubblico per l’impegno quotidiano svolto con competenza e trasparente lealtà verso i territori e i cittadini”, precisando come “tale impegno non sia frutto di cieca fedeltà personale, ma di responsabilità politica”.
Presenza e coraggio
Secondo Console, “la politica si costruisce attraverso la presenza e il coraggio delle scelte, non tramite l’astensione, responsabilmente scongiurata e che rischierebbe di creare uno stallo politico e amministrativo, aumentando la distanza tra amministratori e amministrati”. Una politica sana, ha ribadito, “non può consentire che la crisi di alcuni partiti si traduca nella paralisi amministrativa dei territori”.
Infine, verificata con il presidente e con il nuovo Consiglio provinciale la possibilità, la volontà e le condizioni per superare lo stallo politico precedente, Console ha evidenziato la “necessità di procedere con determinazione per recuperare eventuali ritardi accumulati nell’azione amministrativa dell’Ente provinciale, nelle materie di propria competenza”.


