L’esercito davanti all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia per prevenire eventuali aggressioni a medici e sanitari. E’ quanto basta per rendersi conto che la sanità va a rotoli anche se purtroppo nessuno arrossisce. Eppure sarebbero in tanti a doversi vergognare perché le aggressioni non avvengono per caso. I primi dovrebbero essere coloro i quali hanno ridotto i livelli essenziali di assistenza ai minimi termini; quanti hanno fatto di tutto per tagliare 32 milioni all’Aps di Vibo in soli tre anni. A vergognarsi dovrebbe essere quella politica chiacchierona e clientelare. Quella falsa borghesia che a Vibo, come altrove, si è alleata con la peggiore massoneria arrivando a lottizzare e schiacciare l’ospedale ai voleri dei privati.