“L’importante operazione realizzata dalla Dda e dalla Dia a Catanzaro, che ha portato all’arresto di sei persone accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso, è un altro e significativo segnale che lo Stato in Calabria c’è ed è forte”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
“Questa indagine – afferma il governatore – è particolarmente delicata perché riguarda l’appalto di un’infrastruttura fondamentale per la nostra mobilità, ovvero il terzo megalotto della Statale 106 e le presunte richieste estorsive a danno della ditta appaltatrice. Esprimo – a nome della Giunta e di tutti i calabresi – un sentito ringraziamento ai magistrati della Dda, e ai vertici e al personale della Dia, per aver fatto luce sulle azioni criminali che si sarebbero consumate nell’ambito di questo appalto. Nel contempo non posso non ringraziare anche il coraggioso imprenditore che con le sue denunce ha fatto partire l’inchiesta, con l’auspicio – conclude Occhiuto – che possa essere da esempio affinché ci sia sempre di più una collaborazione piena tra Stato e cittadini per liberare la Calabria dai poteri criminali che inquinano un tessuto economico e sociale che vuole crescere ed emanciparsi nella legalità”.
“Questa indagine – afferma il governatore – è particolarmente delicata perché riguarda l’appalto di un’infrastruttura fondamentale per la nostra mobilità, ovvero il terzo megalotto della Statale 106 e le presunte richieste estorsive a danno della ditta appaltatrice. Esprimo – a nome della Giunta e di tutti i calabresi – un sentito ringraziamento ai magistrati della Dda, e ai vertici e al personale della Dia, per aver fatto luce sulle azioni criminali che si sarebbero consumate nell’ambito di questo appalto. Nel contempo non posso non ringraziare anche il coraggioso imprenditore che con le sue denunce ha fatto partire l’inchiesta, con l’auspicio – conclude Occhiuto – che possa essere da esempio affinché ci sia sempre di più una collaborazione piena tra Stato e cittadini per liberare la Calabria dai poteri criminali che inquinano un tessuto economico e sociale che vuole crescere ed emanciparsi nella legalità”.
