Farmacia territoriale chiusa, Tavernise (M5S): disservizi inaccettabili a San Giovanni in Fiore

I malati sono stati lasciati senza farmaci salvavita. Il consigliere regionale si appella a Succurro e Occhiuto

“Oggi, in qualità di consigliere regionale, sento il dovere di prendere posizione con la massima fermezza riguardo a una situazione di gravità inaudita, denunciata dal cittadino Domenico Caruso di San Giovanni in Fiore: l’assenza cronica del farmacista presso la farmacia territoriale della sua città. Questa problematica, lungi dal dover essere ignorata, deve irrompere con forza nelle stanze del potere”. Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Campanella Davide Tavernise, secondo il quale “la denuncia del signor Caruso non può e non deve cadere nel silenzio assordante delle istituzioni, né rimbalzarci addosso come un mero fatto di cronaca. Deve farsi largo e diventare la chiave di volta per una risoluzione dei tanti problemi che la sanità in Calabria porta con sé”.

Un sistema al collasso

Un sistema al collasso

A giudizio di Tavernise, “il caso specifico di San Giovanni in Fiore, area interna e montana, è a mio avviso, un emblema lampante di un sistema al collasso. La farmacia territoriale non è un semplice presidio; è un punto nevralgico per un numero elevatissimo di malati che solo lì possono reperire i farmaci salvavita, indispensabili per la cura delle loro patologie. E non solo: essa rappresenta l’unica fonte di rifornimento in zona per le farmacie ordinarie, che dipendono da essa per l’approvvigionamento di medicinali erogabili esclusivamente dal Servizio Sanitario Nazionale”.

Un viaggio di quasi 45 minuti

L’alternativa, ovvero l’altra farmacia di zona situata a Rende, impone un viaggio di quasi 45 minuti. “Questo – sostiene Tavernise – si traduce in un ulteriore, insopportabile disagio per pazienti e familiari, persone già provate dalla malattia. È impensabile, a mio modo di vedere, che la farmacia territoriale rimanga priva di un farmacista e, ancor più grave, che rimanga chiusa anche per interi fine settimana. È inconcepibile tagliare e pensare di risparmiare sulla pelle delle persone. Mentre si assiste a tanti sprechi in altri settori, si arriva a far cassa sulla vita delle persone. Tutto ciò è vergognoso, al pari del silenzio delle istituzioni”.

L’appello

Ecco perché, facendo suo l’appello del cittadino Domenico Caruso, Tavernise si rivolge “con la massima urgenza e determinazione alle massime autorità locali e regionali. Chiedo con forza alla sindaca Rosaria Succurro di prendere tutti i provvedimenti del caso per risolvere immediatamente questo problema. E mi rivolgo, con la stessa perentorietà, al Commissario ad Acta per la Sanità e Presidente della Regione Roberto Occhiuto, affinché faccia tutto il possibile per ricucire questo strappo territoriale e garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini di San Giovanni in Fiore e, di conseguenza, dell’intera Calabria”.

“Questo mio intervento – conclude Tavernise – non è solo un appello alla risoluzione di una specifica emergenza, ma un monito a riconsiderare le priorità in un settore vitale come la sanità, dove i tagli indiscriminati e la burocrazia non possono e non devono compromettere la salute e la dignità dei nostri concittadini”.

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