I fedeli arrivano a miglia e con tutti i mezzi da ogni angolo della Calabria e anche da fuori regione. Quest’anno, in tanti arrivano anche in treno e funziona bene il servizio navetta. Come è sempre successo anche in passato, nessuno vuole mancare alla celebrazione della Madonna, nessuno rinuncia a ricordare mamma Natuzza. La folla invade la spianata di ‘Villa della Gioia’ assai prima dell’inizio della santa messa.
Don Lucio Renna, vescovo emerito
Lo spirito di Natuzza aleggia dappertutto, a centinaia sfilano davanti alla sua tomba. Quando il vescovo emerito don Lucio Renna pronuncia la sua omelia, la commozione bussa alla porta di ogni cuore, gli occhi si riempiono di lacrime. Le parole del prelato, infatti, si soffermano sul significato del ruolo materno e della Madonna per, poi, ripercorrere la storia di Natuzza. Tocchi delicati e parole efficaci e coinvolgenti che ne sanno delineare la grandezza d’animo, la vicinanza al mondo degli umili, la sua profonda fede in Gesù e nella Madonna. A seguire la cerimonia ci sono, in prima fila, il sindaco di Mileto, Salvatore Fortunato Giordano, autorità religiose e civili. Non solo lì per compito d’istituto, ma, soprattutto, per rispetto verso mamma Natuzza, verso il suo messaggio d’amore e di pace, che quotidianamente sapeva trasmettere a chi le stava attorno.
Un percorso di preghiera
E’ proprio il cittadino miletese, a margine della cerimonia, ad esternare la sua soddisfazione per un appuntamento che si rinnova di anno in anno e che tende sempre più a trasformare la festa della Mamma in un giorno di fede e di speranza, nel nome di Natuzza. Nel nome di quell’umile ‘verme della terra’ che, con la semplicità del suo sentire, ha tracciato un percorso di preghiera lungo il quale si muove sempre più gente. Il sindaco Giordano, per la piena riuscita della manifestazione che s’è conclusa pochi minuti fa con la celebrazione della messa pomeridiana, ringrazia, in particolare, don Pasquale Barone, presidente della fondazione ‘Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime’, ormai attiva dal 1987, e tutto il Consiglio di Amministrazione, per l’impegno con cui da tempo stanno portando avanti il loro mandato.
Speranza nel futuro
Un grazie lo rivolge anche ai suoi colleghi sindaci di Filandari, Rita Fuduli, e di San Costantino Calabro, Nicola Derito, “che hanno contribuito – sottolinea – al servizio bus navetta”, nonché la polizia locale, le forze dell’ordine, la polizia locale, la Croce rossa, i vigili del fuoco, l’Unitalsi, i volontari, il Coro, le Ferrovie calabro-lucane ed Rfi. Un saluto affettuoso lo indirizza anche a tutti i fedeli che ogni anno si riversano a Paravati “infondendo in noi tutti – conclude – quella bella speranza del presente, ma, soprattutto, di uno splendido futuro”.