Fondazione Terina in coma, la Regione risponde con un altro commissariamento

Svaniti i sogni di realizzare un polo di ricerca di eccellenza nel settore agroalimentare. Ora 40 dipendenti (tra tecnici e ricercatori) rischiano di perdere il lavoro

Uno spreco come tanti. Il mondo della politica se ne accorge solo ora. A distanza di oltre un decennio tutti, ancora una volta, a gridare allo scandalo. Sogni e progetti sembra siano finiti nella spazzatura. Quanto realizzato nell’area industriale di Lamezia Terme oltre 15 anni fa doveva rappresentare un centro d’eccellenza nel campo della ricerca alimentare e, invece, ora siamo qui ad affrontare un’altra vertenza, un altro spreco di dimensioni colossali.

Quanto racconta stamane in maniera dettagliata da Gazzetta del Sud e prima ancora la trasmissione di approfondimento de LaCnews “Dentro la Notizia”, è un quadro desolante. Il polo super-tecnologico con laboratori all’avanguardia è rimasto solo sulla carta. Non ci sono commesse. Tutto sembra destinato allo smantellamento. Non si intravedono proposte in grado di fare ripartire una struttura dalle grandi potenzialità trasformata, per l’incapacità della politica, in un grande carrozzone che accumula solo debiti su debiti ed ingrossa le tasche dei commissari. E 40 dipendenti (tra ricercatori e tecnici) rischiano di perdere il posto di lavoro.

Quanto racconta stamane in maniera dettagliata da Gazzetta del Sud e prima ancora la trasmissione di approfondimento de LaCnews “Dentro la Notizia”, è un quadro desolante. Il polo super-tecnologico con laboratori all’avanguardia è rimasto solo sulla carta. Non ci sono commesse. Tutto sembra destinato allo smantellamento. Non si intravedono proposte in grado di fare ripartire una struttura dalle grandi potenzialità trasformata, per l’incapacità della politica, in un grande carrozzone che accumula solo debiti su debiti ed ingrossa le tasche dei commissari. E 40 dipendenti (tra ricercatori e tecnici) rischiano di perdere il posto di lavoro.

La Fondazione Terina partecipata al 100% dalla Regione Calabria e controllata dal Dipartimento Agricoltura sta lasciando morire <una tecnologia costata fior di milioni tra cui una risonanza magnetica di ultima generazione per analisi in campo agroalimentare che avrebbe potuto fornire un valido supporto per i controlli sulla sicurezza dei prodotti per la tavola>.

Sull’ennesimo scandalo che affossa la Calabria le interrogazioni, naturalmente, si sprecano. Ultima in ordine di tempo quella del gruppo Pd in Consiglio regionale. Che parte dal terzo commissariamento ad opera del governatore Occhiuto.

<Prendiamo atto che il presidente Occhiuto, abbia inteso ridare un amministratore ad un ente in house importante, quale la Fondazione Terina, nominando per la terza volta consecutiva, l’attuale Dg al turismo, Cauteruccio, come commissario straordinario. Rimane da capire, però, come mai la dirigente sia stata fatta prima scadere salvo rinominarla a distanza di sette giorni di assoluto vuoto di potere, che hanno creato più di qualche disagio>.

<Lecito altresì chiedersi – proseguono i consiglieri del Pd – se fosse opportuno rinominare il capo del dipartimento Marketing e Turismo alla guida di Terina in un momento nel quale risulta che la Fondazione Film Commission (afferente al dipartimento medesimo) stia acquisendo la disponibilità di alcuni locali della fondazione di ricerca per attività formative. A prescindere dai tanti punti oscuri di questa vicenda, che tuttavia denotano un’inquietante componente di trascuratezza amministrativa ai piani alti della Cittadella, il caso Terina è emblematico di come questo governo regionale, pur di non affrontare gli spinosi problemi del sottogoverno, preferisce congelarli sine die>.

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