“Un’amministrazione che continua a navigare a vista, senza alcuna visione strategica”. Un giudizio netto, senza sconti. A parlare è il gruppo consiliare “Cuore Vibonese”, che punta il dito contro la giunta comunale guidata dal sindaco Enzo Romeo e, in particolare, contro l’assessore Soriano, accusati di gestire con superficialità una delle poche vere opportunità di sviluppo per il territorio: i finanziamenti pubblici destinati allo sport.
Al centro della contestazione c’è il bando “Sport e Periferie 2025”, promosso dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che mette a disposizione 110 milioni di euro per la realizzazione di nuovi impianti sportivi ad alta efficienza energetica. Un’occasione ghiottissima, soprattutto per i Comuni del Sud che spesso soffrono di carenze strutturali. Ma Vibo rischia seriamente di restare fuori dai giochi.
Al centro della contestazione c’è il bando “Sport e Periferie 2025”, promosso dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che mette a disposizione 110 milioni di euro per la realizzazione di nuovi impianti sportivi ad alta efficienza energetica. Un’occasione ghiottissima, soprattutto per i Comuni del Sud che spesso soffrono di carenze strutturali. Ma Vibo rischia seriamente di restare fuori dai giochi.
“È solo il 26 maggio che il Comune – fanno notare i consiglieri Giuseppe Cutrullà, Danilo Tucci, Giuseppe Calabria e Giuseppe Russo – ha affidato con determina dirigenziale n. 1262 il servizio tecnico per la redazione della relazione geologica preliminare e delle indagini geognostiche, documentazione necessaria per presentare domanda. L’importo complessivo è di 4.567,68 euro. Ma il punto non sono i soldi, è il tempo perso”.
Secondo “Cuore Vibonese”, infatti, il bando è stato annunciato già ad aprile e la piattaforma per la presentazione delle istanze è attiva dal 5 maggio. “I fondi di questa misura – sottolineano – vanno letteralmente a ruba. Chi arriva tardi, resta a mani vuote. Per questo è grave che l’Amministrazione si sia mossa con tanto ritardo, dimostrando ancora una volta approssimazione e impreparazione”.
Ma non è tutto. A destare perplessità è anche la scelta dell’area individuata per la costruzione del nuovo palazzetto dello sport multifunzionale: Moderata Durant, dove già esiste il Pala Borsellino. Una decisione giudicata “priva di visione”, che rischia di concentrare ulteriormente le strutture in una sola zona, lasciando scoperte intere aree della città.
“Questa città ha bisogno di equilibrio e di una pianificazione intelligente – attaccano i consiglieri –. Scegliere di investire dove già esiste un impianto sportivo è un errore grave, specie se si pensa che altrove, in quartieri dimenticati, mancano persino le strutture minime per far giocare i bambini”.
Il Bando “Sport e Periferie 2025”, nella sua Linea B, prevede contributi fino a 3 milioni di euro per la costruzione di impianti sportivi nZEB (a energia quasi zero), con una compartecipazione obbligatoria del 20% da parte del Comune. Fondi pensati proprio per dare respiro alle periferie, promuovere lo sport come strumento di inclusione e rilanciare l’urbanistica delle città.
“E invece – concludono da Cuore Vibonese – siamo di fronte all’ennesima occasione sprecata. Il rischio concreto è che Vibo Valentia resti ai margini, mentre altre città corrono. Serve più progettualità, più attenzione, più coraggio. Lo sport può cambiare i territori, ma non se chi li amministra dorme”.


