Futuro e crisi, i presidenti dei Consigli comunali delle città calabresi a confronto

Unione di forze per affrontare spopolamento, povertà e sanità nelle cinque città capoluogo di provincia

I presidenti dei Consigli comunali delle cinque città capoluogo di provincia calabresi uniscono le forze per aprire un dibattito condiviso sui grandi temi e concertare possibili proposte da portare all’attenzione delle istituzioni e del mondo delle categorie regionali. A rispondere all’iniziativa nata su impulso del presidente della civica assise di Catanzaro, Gianmichele Bosco, sono stati i colleghi di Cosenza, Giuseppe Mazzuca, di Crotone, Mario Megna, di Reggio Calabria, Vincenzo Marra, e di Vibo Valentia, Antonio Iannello, che si sono ritrovati a Palazzo de Nobili per una sessione di incontri – partita dal Capoluogo di Regione – mirata a porre le basi di un percorso d’azione comune.

L’attenzione si è focalizzata sui principali problemi percepiti in ogni comunità, a partire dal fenomeno dello spopolamento che rischia di assumere, nell’arco di alcuni anni, una dimensione irrecuperabile: secondo i recenti rapporti Svimez, la Calabria nel 2050 rischierà di perdere quasi 400mila residenti. Un gelo demografico aggravato dalle nuove povertà sempre più crescenti e che riguardano ormai famiglie e fasce di ogni età, strette nella morsa della crisi economica e della disoccupazione.

L’attenzione si è focalizzata sui principali problemi percepiti in ogni comunità, a partire dal fenomeno dello spopolamento che rischia di assumere, nell’arco di alcuni anni, una dimensione irrecuperabile: secondo i recenti rapporti Svimez, la Calabria nel 2050 rischierà di perdere quasi 400mila residenti. Un gelo demografico aggravato dalle nuove povertà sempre più crescenti e che riguardano ormai famiglie e fasce di ogni età, strette nella morsa della crisi economica e della disoccupazione.

I cinque presidenti si sono, poi, soffermati sulla necessità di aprire un confronto tecnico e approfondito sulle politiche di welfare e sul sistema sanitario che, in ogni territorio, è caratterizzato da gravi fragilità e deficit dal punto di vista strutturale e del personale medico, andando così a gravare in maniera pesante sulla qualità della cura e dell’assistenza dei cittadini.

Su queste basi, Bosco, Mazzuca, Megna, Marra e Iannello hanno registrato una comunione d’intenti nel rilanciare il ruolo e la rappresentatività delle proprie figure istituzionali, dando vita ad una piattaforma di idee e di proposte con l’obiettivo di superare ogni campanilismo e far sentire la voce unitaria delle assemblee anche all’interno del direttivo Anci.

Nell’ottica di portare avanti un dialogo costruttivo e continuativo, i presidenti si sono dati appuntamento per un prossimo incontro a Reggio Calabria, anche al fine di lanciare un segnale unitario a sostegno della candidatura a Capitale italiana della cultura 2027.

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