Il verdetto è stato emesso dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Vibo Valentia (dottoressa Ricotta) poco prima delle 14. L’ex direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, Gilberto Floriani ed i suoi figli Emilio, Giuseppe e Gabriele possono tirare un sospiro di sollievo essendo stati prosciolti dall’accusa di peculato e indebita destinazione di denaro. Erano tutti difesi dagli avvocati Danilo Iannello, del Foro di Catanzaro, e Giacinto Inzillo, del Foro di Vibo Valentia.
Ipotesi di reato che erano state riscontrate in seguito alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia sulla gestione del Polo Culturale di Vibo Valentia, da anni ormai chiuso. Originariamente vi erano due contestazioni di peculato. La prima atteneva l’assunzione dei figli di Floriani e ne rispondevano tanto Gilberto Floriani, quanto i tre figli e la stessa Valentina Amaddeo, anche lei tra le figure apicali del SBV finita sott’inchiesta e nei confronti della quale è stato pronunciato anche a suo carico il non luogo a procedere. Amaddeo era difesa dagli avvocati Giovanni Vecchio e Giosuè Monardo (Foro di Vibo)
Una seconda contestazione di peculato era elevata nei soli confronti di Floriani. La prima contestazione, a seguito di riesame è stata riqualificata da peculato in abuso d’ufficio. Essendo stato nelle more abrogato l’abuso d’ufficio, la Procura ha contestato il 314 bis cp (indebita destinazione di denaro) in relazione alle assunzioni dei figli, lasciando inalterata la seconda contestazione di peculato.