Gestione rifiuti della Dusty, assolta Adriana Teti

Il Tribunale di Vibo Valentia ha riconosciuto la correttezza del suo operato nella gestione delle penali e premialità

Adriana Teti, ex dirigente del settore ambiente del Comune di Vibo Valentia, è stata assolta nel procedimento penale che la vedeva imputata per omissione di atti d’ufficio in relazione alla gestione dei rifiuti da parte della Dusty.

L’accusa sosteneva che la Teti avesse erroneamente applicato la compensazione tra le penali contestate alla Dusty e le premialità riconosciute all’azienda, oltre a non aver risolto il contratto per inadempimento. Tuttavia, all’esito dell’udienza preliminare dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia, il giudice Ricotta ha accolto la richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Sonia Lampasi del Foro di Vibo Valentia, e ha disposto l’assoluzione dell’ex dirigente perché il fatto non sussiste.

L’accusa sosteneva che la Teti avesse erroneamente applicato la compensazione tra le penali contestate alla Dusty e le premialità riconosciute all’azienda, oltre a non aver risolto il contratto per inadempimento. Tuttavia, all’esito dell’udienza preliminare dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia, il giudice Ricotta ha accolto la richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Sonia Lampasi del Foro di Vibo Valentia, e ha disposto l’assoluzione dell’ex dirigente perché il fatto non sussiste.

Nel procedimento, il pubblico ministero aveva chiesto il rinvio a giudizio, richiesta avallata dal Comune di Vibo Valentia, che per la prima volta si era costituito parte civile contro la propria dirigente. Tuttavia, l’ente comunale si era limitato a chiedere un risarcimento per danno all’immagine, senza contestare direttamente il merito delle scelte amministrative della Teti. Tale circostanza, secondo la difesa, ha confermato l’assenza di un danno concreto per l’ente pubblico.

L’avvocato Lampasi ha evidenziato come l’operato di Teti sia sempre stato corretto e legittimo, circostanza confermata dall’assoluzione ottenuta. La diretta interessata e la sua difesa hanno espresso piena soddisfazione per l’esito del giudizio, che ha rapidamente sancito la legittimità della sua condotta amministrativa.

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