Un fatto inquietante, per il quale sono stati avviati i dovuti accertamenti, si è verificato al cimitero di Vibo Valentia. Il proprietario di una cappella cimiteriale, una volta fatto ingresso all’interno, ho constatato che all’interno della struttura risultasse inumata la salma di una donna senza che mai “sia stata data dal mio assistito – puntualizzava il legale – alcuna autorizzazione, mentre da verifiche fatte sembra che nei registri di cui articoli 71 e 72 del regolamento cimiteriale, nulla risulti annotato”. La notizia è stata riportata dall’edizione odierna della Gazzetta del Sud.
Una denuncia davvero senza precedenti, quantomeno su questo territorio, quella che un cittadino, con una specifica attestazione documentale, ha fatto al quotidiano. E quel che appare più grave – scrive la Gazzetta del Sud – è che la sua scoperta, resa nota agli uffici del Comune, circa 3 anni addietro dal suo legale, sia rimasta fino a questo momento, lettera morta.
La traslazione può avvenire previa domande del concessionario o di un suo erede, tramite compilazione del modello di autorizzazione alla riesumazione e alla traslazione della salma, all’Ufficio della Polizia mortuaria. Quest’ultima provvede a constatare la sussistenza dei presupposti di legge e a verificare la titolarità dei richiedenti, disponendo il trasferimento del corpo a seguito del pagamento di un apposito diritto con tanto di istanza in bollo.