Si celebrerà domani, 11 aprile 2025, la Giornata nazionale per la donazione degli organi e dei tessuti. Un evento che si ripete puntualmente e che ha come obiettivo la sensibilizzazione delle persone verso un problema che consente a chi, disgraziatamente, perde la vita di poter salvare quella degli altri. Un gesto di altruismo che onora la memoria di chi lo fa e che consente a chi lo riceve di guardare al futuro con fiducia e con immensa gratitudine. In realtà, grazie all’impegno di Aido, Avis e Admo, negli ultimi anni, l’attenzione verso la scelta della donazione è aumentata notevolmente.
Consensi in crescita
Basti pensare che nel solo primo trimestre del 2025, sono state 950mila le dichiarazioni di volontà registrate nella fase di rinnovo della carta di identità. Su 950mila ben 570mila sono state le dichiarazioni di consenso. Un numero sicuramente apprezzabile e che va ad aggiungersi a quasi sedici milioni di sì manifestati in precedenza. Indubbiamente, un cambio di passo rispetto al passato grazie anche al positivo atteggiamento del ministero della Salute che continua a stimolare nelle amministrazioni pubbliche l’attenzione verso iniziative mirate a promuovere la donazione degli organi rendendo possibili i trapianti. Naturalmente, si dovrà continuare a fare rete tra enti del terzo settore, cosa che a Vibo, grazie anche all’instancabile lavoro del portavoce Pino Conocchiella, sta avvenendo con buoni risultati.
Incontro di informazione
Proprio in vista della Giornata della donazione, il gruppo Aido ‘Tania Conocchiella’ di Briatico, presieduto da Angela Frati, unitamente ai responsabili di viaggio dell’Avis e dell’Admo, associazioni specializzate nella donazione, hanno dato vita ad una importante manifestazione nello stabilimento della Baker Hughes di Vibo Marina. Un incontro di informazione e sensibilizzazione rivolto a tutti i dipendenti per offrire loro elementi di conoscenza sulle norme e sulle le tante possibilità di scegliere in modo consapevole e informato di poter divenire donatore attraverso un atto di solidarietà in vita e/o post mortem. Dopo la presentazione dell’evento da parte del direttore dello stabilimento Baker Hughes, Marco Rella, e dei suoi collaboratori, Anna Fleri e Giuseppe Cafaro, i lavori hanno preso il via con la proiezione di un video montato per l’occasione dall’Aido Briatico, su cos’è la donazione, come avvengono il prelievo degli organi, il trasporto e il trapianto (cortometraggio principale girato tra Catanzaro, Lamezia Terme, Caselle e Torino) organizzato e coordinato dalla rete trapianti nazionale e regionali. Sono state evidenziate le opportunità di diventare potenziali donatori attraverso la dichiarazione di volontà sul sito aido.it o attraverso l’applicazione Digital Aido disponibile su App Store e Google Play avendo lo Spid o la Cie o presso le anagrafi comunali in fase di rinnovo o emissione della Cie o presso le Asp o tenendo in tasca una dichiarazione olografa in cui si dichiara di essere favorevoli alla donazione dei propri organi e tessuti post mortem e attraverso i siti di Avis e Admo.
L’esempio di Tania Conocchiella
Un messaggio che i relatori hanno saputo trasmettere e che i lavoratori hanno dimostrato di poter accogliere. Da sottolineare che nel corso dei lavori assembleari moderati da Vincenzo Ferrara della sezione di Tropea, si sono registrati l’applaudito intervento di Caterina Forelli, presidente provinciale dell’Avis, e altre convincenti testimonianze. Hanno sicuramente commosso i lavoratori le parole di Pino Conocchiella – padre di Tania e prima donatrice multiorgano, nel 1999, della provincia di Vibo Valentia – che ha ricordato, con patos, la tragedia vissuta per la morte della figlia ventunenne. Ha rimarcato anche che, grazie al dono di Tania, ora ha una famiglia allargata ai riceventi i suoi reni, conosciuti in modo casuale. Francesco, uno dei due, oltre a festeggiare la seconda data di nascita coincidente con quella del trapianto, ha una figlia che, in memoria della donatrice, si chiama anch’ella Tania. A seguire, i toccanti interventi di Giusy Colace, moglie di Domenico Chiarella, trapiantato di polmoni deceduto un anno fa, e di Ilenia Tavella, che per conto dell’Admo vibonese presieduto da Antonio Gigliotti, ha descritto la propria esperienza di donazione anonima delle cellule staminali emopoietiche che hanno dato un futuro ad un cittadino canadese sconosciuto ed oggi in salute. Non è stato da meno l’intervento di Maria Teresa Vallone donatrice del midollo osseo al figlio, oggi studente universitario in medicina.

Una speranza per i dializzati
Tutto sommato, quella trascorsa accanto agli operai della Baker Hughes, è stata una giornata piena di momenti significativi e foriera di buoni risultati per tutte le associazioni specializzate nel dono, che potrebbero veder quanto prima lievitare il numero dei loro iscritti. Unendo le forze, a parere di Pino Conocchiella, si potrà puntare a garantire i Lea per tutti cercando di dare speranza anche ai soggetti dialitici oggi costretti a sottoporsi alla pulizia del sangue nei centri di Vibo, Tropea, Serra e Nicotera, e che potrebbero tornare a nuova vita nel caso si rendesse possibile il trapianto di un rene.