Giornata di fede e memoria: cerimonia per i caduti del mare e corona d’alloro al brigadiere Gaetano Muscia (foto)

Festa della Beata Vergine Addolorata a Pizzo, dal molo di Pizzapundi al monumento di Timpa Janca: una giornata tra celebrazioni, processione, riti marittimi e omaggi solenni

Una mattinata intensa, segnata da fede, tradizione e commozione. In occasione dei festeggiamenti in onore della Beata Vergine Addolorata, organizzati dalla Parrocchia della Santissima Immacolata e San Ferdinando Re di Pizzo e dalla Confraternita Maria Santissima Addolorata di Pizzo Marina, la città ha vissuto un momento di grande unità. La giornata, coordinata dal commissario don Fortunato Figliano, ha unito il programma religioso alle celebrazioni in ricordo dei caduti e delle vittime del mare.

Programma intenso

Programma intenso

Alle 10.30 il via con l’alzabandiera a cura dell’Associazione nazionale marinai d’Italia – sezione di Pizzo, davanti al molo “Pizzapundi”, alla presenza di autorità civili (in prima linea rappresentanti dell’amministrazione comunale guidata da Sergio Pititto) militari e con mezzi navali ancorati in rada. A seguire, la Santa Messa celebrata da don Fortunato Figliano. Alle 11.40, la benedizione delle corone e la deposizione a largo della costa in memoria dei caduti e delle vittime del mare, con il supporto dei mezzi navali di Capitaneria di porto di Vibo Marina, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco.

L’omaggio al brigadiere Muscia

Subito dopo, un lungo corteo composto dai membri dell’Anmi, carabinieri, Guardia di Finanza, rappresentanti delle Capitanerie di porto e altre autorità ha raggiunto il cippo in ricordo del brigadiere Gaetano Muscia. Qui è stata deposta una corona d’alloro ai piedi del monumento a forma di elicottero che si affaccia sulla curva della ex Statale 522, tra Vibo Marina e Pizzo. Un gesto che rinnova, a 44 anni di distanza, la gratitudine della comunità verso un uomo che trasformò il proprio servizio in missione.

Chi era Gaetano Muscia

Era il 16 novembre 1981 quando il brigadiere dei Carabinieri, Gaetano Muscia, perse la vita durante un’operazione di soccorso all’equipaggio della petroliera “Santa Lucia”, ormeggiata davanti al porto di Vibo Marina. Probabilmente a causa delle condizioni meteo proibitive, l’elicottero  precipitò in mare. Il corpo fu recuperato solo dopo giorni di ricerche da parte dei sommozzatori. La tragedia sconvolse il comprensorio vibonese e da allora il nome di Muscia è diventato sinonimo di dedizione e altruismo.

Il teatro del sacrificio

Oggi, davanti a quel mare che fu teatro del sacrificio, la comunità ha scelto di stringersi ancora una volta attorno al ricordo del brigadiere e di tutte le vittime del mare, trasformando una giornata di festa religiosa in un momento di intensa memoria collettiva.

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