Giornata di fuoco: evacuazioni, casolari distrutti e una città soffocata dal fumo

Il piano d’emergenza è stato coordinato direttamente dal prefetto Colosimo. Lo stato di allerta rimane alto. Intanto cresce la paura tra i cittadini, che ora chiedono misure strutturali adeguate

È stata una giornata infernale in tutta la Calabria, e Vibo Valentia non ha fatto eccezione. La zona più colpita è stata la costa, dove una serie di incendi ha assediato la città e il suo hinterland. Le fiamme, alimentate da temperature roventi che hanno raggiunto i 45 gradi, hanno costretto diverse famiglie a lasciare le proprie abitazioni, in un clima di paura e disorientamento generale.

La mappa del disastro

La mappa del disastro

I roghi si sono propagati su più fronti in maniera incontrollata: da località Cocari a via Accademie Vibonesi, dalla costa di Triparni alla statale 522, nei pressi del vecchio cementificio. Coinvolte anche Longobardi e la sommità di località Gallizzi. Viale della Pace, una delle arterie principali della città, è stata interessata dalle fiamme: qui, per precauzione, alcune famiglie hanno abbandonato le proprie case. Due casolari sono stati completamente distrutti, così come diversi mezzi agricoli e attrezzature rurali. Il bilancio dei danni è ancora in fase di valutazione, ma si teme possa aggravarsi nelle prossime ore. Situazioni critiche a Joppolo, dove alcune famiglie sono state evacuate. Il sindaco è impegnato nel reperire una sistemazione adeguata per gli sfollati. Il prefetto Anna Aurora Colosimo ha attivato il Centro di Coordinamento dei Soccorsi (CCS), sottolineando che lo stato di allerta resta elevato.

Una nube di fumo sulla città

Per l’intera giornata, Vibo è rimasta avvolta da una fitta coltre di fumo. La fuliggine ha ricoperto gran parte del centro urbano, penetrando nelle abitazioni e costringendo molti cittadini a barricarsi in casa con porte e finestre chiuse, nel tentativo di non respirare l’aria resa irrespirabile. Imponente il dispiegamento di forze in campo: i Vigili del fuoco, impegnati in operazioni complesse e ad alto rischio, sono stati supportati da squadre della Protezione civile, dalla Questura, dai Carabinieri, da Calabria Verde, dall’Anas, dalla Polizia locale e da numerosi volontari. Gli interventi si sono susseguiti senza sosta in una corsa contro il tempo per contenere i danni e prevenire nuove emergenze.

Il piano d’emergenza

L’intero dispositivo di emergenza è stato attivato al massimo livello, sotto il coordinamento del prefetto di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo. In costante contatto con i vertici dei Vigili del fuoco e con le forze dislocate sul territorio, ha seguito l’evolversi della situazione disponendo le necessarie operazioni di messa in sicurezza. Solo in serata, dopo ore di paura, la situazione è apparsa sotto controllo, anche se il livello di allerta resta alto. Le operazioni di bonifica e monitoraggio continueranno nelle prossime ore e nei giorni a venire, anche in considerazione delle condizioni meteo ancora estreme.

Nel frattempo, tra la popolazione crescono rabbia e preoccupazione. I cittadini chiedono misure preventive più efficaci e interventi strutturali, perché quello degli incendi non è più un evento eccezionale, ma un’emergenza sempre più ricorrente, aggravata dai cambiamenti climatici.

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