Sono gli ultimi regali della sindaca Maria Limardo ai cittadini, soprattutto ai suoi contribuenti: locali gratis fino a dicembre al Sistema Bibliotecario Vibonese, (i cui debiti ammonterebbero a circa un milione)mentre l’adesione al patto salva Comuni pesa tutto sui contribuenti. La conferma è venuta ieri dalla stessa sindaca intervistata da LaC News24 nel programma di approfondimento pomeridiano.
Rispondendo alle domande di Pierpaolo Cambareri ha dato dello <sprovveduto> a Roberto Cosentino (candidato a sindaco del centrodestra) per avere affermato che Vibo in passato non ha avuto dei riferimenti ben precisi a livello regionale e nazionale, così come ha vantato di avere aperto cantieri, di avere avviato una programmazione nel settore dei lavori pubblici e nello stesso tempo di avere portato la città tra le prime in classifica per quanto concerne la raccolta differenziata.
Rispondendo alle domande di Pierpaolo Cambareri ha dato dello <sprovveduto> a Roberto Cosentino (candidato a sindaco del centrodestra) per avere affermato che Vibo in passato non ha avuto dei riferimenti ben precisi a livello regionale e nazionale, così come ha vantato di avere aperto cantieri, di avere avviato una programmazione nel settore dei lavori pubblici e nello stesso tempo di avere portato la città tra le prime in classifica per quanto concerne la raccolta differenziata.
Ma nelle dichiarazioni della sindaca uscente non potevano passare inosservate altre due questioni: l’adesione al cosiddetto patto salva Comuni; una grande occasione per la sindaca per non arrivare al secondo dissesto finanziario ma una tagliola per i contribuenti. La sindaca ha, infatti, dimenticato di dire che se da una parte il debito sarà saldato dallo Stato, dall’altra le aliquote comunali saranno al massimo per almeno dieci anni, così come imposto dall’adesione al Patto. Questo significa che il debito lo pagheranno soprattutto i cittadini.
Altro aspetto sul quale la sindaca vanta di avere fatto una scelta ineccepibile riguarda la decisione di avere offerto gratis i locali al Sistema bibliotecario Vibonese, mentre il Comune sta vagliando di pagare anche energia elettrica e altri tributi. In questo caso in nome della cultura saranno i contribuenti a farsi carico dei disastri finanziari di altri, soprattutto di chi nel corso degli anni ha affossato il Sistema Bibliotecario. E’ stata la stessa sindaca a confermare che la Guardia di Finanza sta svolgendo le sue indagini.