Potrebbe essere un’altra tappa importante verso la fine del commissariamento della sanità. La Regione Calabria ha approvato il cosiddetto bilancio consolidato, uno strumento che doveva essere approvato entro il 30 giugno, termine che l’esecutivo regionale ha rispettato. Questo significa che i conti cominciano (al di là del segno più o meno) a essere in ordine o, quantomeno, tracciati, anche sulla scorta dei bilanci delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende ospedaliere, che sono già stati definiti.
La fine del commissariamento
Tutto questo, anche secondo quanto riferisce stamane Gazzetta del Sud, potrebbe indurre il presidente Roberto Occhiuto a tornare a Roma, bussare alla porta del Governo e rinnovare la richiesta per la fine del commissariamento. Per ribadire ancora una volta che ora la barca della sanità in Calabria potrebbe essere governabile. In ogni caso, anche di fronte a una risposta positiva da parte del Governo, servirebbe un’altra manovra finanziaria di rientro dal debito, che resta ancora pesante.
Bufera giudiziaria
Il tutto mentre sulla Cittadella – e non solo – si sta abbattendo una nuova bufera giudiziaria, che vede al centro delle indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, il Dipartimento Salute e in particolare la gestione delle convenzioni e degli accreditamenti delle strutture private.