I dati allarmanti dell’Inps: in Calabria le pensioni più basse d’Italia

L’età media al pensionamento è aumentata da 62,1 a 64,6 anni, passando da 59,5 a 61,5 anni per le pensioni anticipate e da 64,1 a 67,5 anni per quelle di vecchiaia

“Nonostante l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia sia a 67 anni, il livello più alto nell’Unione europea, l’età effettiva di pensionamento è ancora relativamente bassa (64,2), a causa dell’esistenza di numerosi canali di uscita anticipata dal mercato del lavoro”. È quanto si legge nel Rapporto annuale dell’Inps, riferito al 2023.

Nello specifico, l’età media al pensionamento è aumentata da 62,1 a 64,6 anni, passando da 59,5 a 61,5 anni per le pensioni anticipate e da 64,1 a 67,5 anni per quelle di vecchiaia. Inoltre, “rispetto al 2022, l’importo lordo mensile medio delle pensioni è pari a 1.373,17 registrando un aumento del 7,1% “in parte a causa della perequazione. Il numero complessivo di persone che percepiscono un reddito pensionistico si attesta a quota 16.205.319”. Maglia nera per le regioni del Sud: se, da un lato, gli importi medi più elevati si registrano al Nord e nel Lazio, quelli più bassi in Calabria e nel resto del Mezzogiorno.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

La squadra guidata da Alessandra Grimaldi rivendica la scelta politica e difende l’identità riformista: discutere di tesseramenti non interessa ai cittadini
Consigliere comunale di maggioranza, Iannello è stata nominata membro effettivo della direzione provinciale del partito e contemporaneamente coordinatrice cittadina
Solo la prontezza di riflessi del suo autista ha evitato il peggio. Portata in ospedale, è stata dimessa dopo tutti gli accertamenti del caso

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792

Abilita Notifiche OK No grazie