“La Regione Calabria condanni il genocidio in corso a Gaza e sospenda ogni tipo di rapporto con Israele”. È la richiesta che 104 sindaci calabresi rivolgono, in un documento, al governatore, Roberto Occhiuto. Tra i firmatari dell’appello ci sono i primi cittadini di Catanzaro, Nicola Fiorita, Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, Cosenza, Franz Caruso, e Vibo Valentia, Enzo Romeo.
L’appello è stato sottoscritto anche dal sindaco di Petilia Policastro, Simone Saporito, che si é fatto anche promotore di una delibera di Giunta in cui é stato chiesto “il riconoscimento dello Stato della Palestina”. Ha aderito anche Mimmo Lucano, sindaco di Riace ed europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra. Nel documento si sostiene che “il conflitto in Medio Oriente tra Israele e Palestinesi nella Striscia di Gaza sta assumendo proporzioni drammatiche, rivelandosi come una delle più gravi crisi umanitarie della storia moderna”. I primi cittadini esprimono anche “condanna per l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre del 2023”, sottolineando, al contempo, “la violenza della reazione israeliana, con lo sterminio sistematico di civili, l’utilizzo della fame e delle malattie come armi di guerra e l’ostruzione sistematica degli aiuti umanitari”.
L’appello è stato sottoscritto anche dal sindaco di Petilia Policastro, Simone Saporito, che si é fatto anche promotore di una delibera di Giunta in cui é stato chiesto “il riconoscimento dello Stato della Palestina”. Ha aderito anche Mimmo Lucano, sindaco di Riace ed europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra. Nel documento si sostiene che “il conflitto in Medio Oriente tra Israele e Palestinesi nella Striscia di Gaza sta assumendo proporzioni drammatiche, rivelandosi come una delle più gravi crisi umanitarie della storia moderna”. I primi cittadini esprimono anche “condanna per l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre del 2023”, sottolineando, al contempo, “la violenza della reazione israeliana, con lo sterminio sistematico di civili, l’utilizzo della fame e delle malattie come armi di guerra e l’ostruzione sistematica degli aiuti umanitari”.
“La Calabria, regione affacciata sul Mediterraneo, vocata all’accoglienza, al dialogo e alla pace – conclude il documento – non può rimanere indifferente di fronte a una tale catastrofe umanitaria e morale”. (Ansa)