Come vecchio operatore turistico, ormai pensionato, non posso non rallegrarmi alla notizia diffusa solo qualche giorno fa dal presidente Occhiuto sul boom del turismo in Calabria.
Abbiamo saputo che nei tre giorni di Pasqua sono arrivati nei nostri aeroporti 33.932 passeggeri con la bellezza di un aumento di 15 mila visitatori rispetto a Pasqua 2024. Roberto Occhiuto ha affermato: “La Calabria è una delle mete più amate d’Europa: 33.932 arrivi in tre giorni, +15.000 visitatori e +12 milioni di euro di spesa dei turisti stranieri solo ad aprile. E per l’estate sarà ancora meglio”. Sarebbe interessante sapere questi 15 mila visitatori in che tipo di struttura ricettiva hanno soggiornato e quali sono state le località che hanno beneficiato del loro arrivo. Dopo il post del presidente Occhiuto mi sarei aspettato un comunicato trionfale da parte di Federalberghi e delle associazioni di categoria. Invece ad oggi tutto tace e nessuno parla di sold out.
I dati della Sacal
Prendendo la tabella diffusa dalla Sacal nascono degli interrogativi e delle domande:
1) La Sacal scrive che tra il 18/20 aprile, nei tre aeroporti calabresi c’è stato un movimento di 35.932. Il presidente Occhiuto parla di arrivi. La Sacal nel suo grafico sembra parlare della movimentazione complessiva del sistema aeroportuale calabrese. Sarebbe interessante sapere se si tratta di passeggeri solo in arrivo o vi sono calcolati anche i passeggeri in partenza. In questo secondo caso lo scenario è ben diverso, nel dato ci sarebbero anche calabresi e siciliani partiti da Reggio per vari motivi e quindi sarebbe stato più corretto parlare di arrivi e partenze.
2) Sempre la Sacal ci informa che i passeggeri in più rispetto alla Pasqua 2024 sono stati 14,977. Anche su questo la Sacal dovrebbe darci maggiori informazioni. Sono turisti o visitatori, come sostiene il presidente Occhiuto? Oppure nel dato ci sono tanti calabresi in arrivo per trascorrere le vacanze in famiglia o di ritorno da un viaggio all’estero o in Italia o che si sono mossi per motivi di lavoro/salute?
3) Il presidente Occhiuto dice che secondo Banca d’Italia nel solo mese di aprile in Calabria avremmo avuto 12 milioni di euro spesi dei turisti stranieri. Anche qui sarebbe interessante sapere come la Banca d’Italia abbia estrapolato questo dato. Scorrendo le tabelle della Banca d’Italia relative al 2024, si evidenzia come nello stesso periodo dell’anno scorso la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia abbia raggiunto i 4,0 miliardi. I 12 milioni spesi in Calabria si riducono a ben poca cosa e dimostrano come tanto ci sia ancora da fare.
… per l’estate andrà meglio
Il presidente Occhiuto conclude il suo post affermando: “E per l’estate sarà ancora meglio”. Ce l’auguriamo, presidente. Per migliorare le nostre performance servirebbe un’analisi profonda del mercato turistico calabrese partendo dai dati degli arrivi e delle partenze degli anni trascorsi. Non è possibile che ad oggi ancora non si abbiano i dati conclusivi della stagione turistica 2024. Non sappiamo quanti sono stati i turisti arrivati in Calabria, non sappiamo quanti di questi erano italiani e quanti stranieri; non sappiamo la provenienza; non sappiamo la stagionalità.
Stranieri in Calabria
Non conosciamo ad oggi la percentuale di stranieri arrivati in Calabria con i voli messi dalla Ryanair e dalle altre compagnie. Quanti spagnoli sono arrivati a Reggio Calabria e negli altri aeroporti, quanti inglesi, quanti tedeschi, quanti austriaci. Non conosciamo i dati di quanti turisti sono arrivati in Calabria grazie al Capodanno Rai e ai grandi eventi estivi. Non conosciamo i dati relativi all’occupazione alberghiera nei ponti di Primavera, a partire da Pasqua, continuando con la Liberazione, il 1º maggio e il 2 giugno.
Lo studio dei dati
I dati che il presidente Occhiuto ci ha fornito riguardano solo il traffico aereo e certamente è un dato positivo. Ma non confondiamo i dati del trasporto aereo con quelli del turismo: sono due settori che si intrecciano in molti casi e in molti altri no. Un calabrese che parte dai nostri aeroporti e che poi vi ritorna non può essere considerato un turista o un visitatore. Quindi andrebbero studiati bene i flussi in arrivo e in partenza.
E in più andrebbero studiati tutti gli arrivi di gruppi della terza età che arrivano in pullman nei ponti di primavera e di cui non si fa menzione da nessuna parte. Se noi abbiamo un exploit così forte sui voli nei tre giorni di Pasqua fino al arrivare ad un 70% in più di persone che hanno volato e nello stesso tempo questo dato non si trasforma in un altrettanto exploit nella ricettività alberghiera va studiato e analizzato il motivo di questa discrepanza.