Il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, è stato accusato di essere inadeguato a governare la città e di aver tradito gli impegni presi con gli elettori in meno di un anno dal suo insediamento. Una critica severa arriva direttamente dal segretario provinciale dell’Udc, Stefano Luciano, che definisce la gestione politica dell’amministrazione Romeo come “un fallimento totale”.
Impegni disattesi
“Il sindaco ha disatteso gli impegni più importanti, tra cui quello di rappresentare un’alternativa concreta alla Limardo. In meno di un anno, ha già tradito la fiducia degli elettori, e ora sta cedendo alle pressioni di chi aveva sostenuto l’amministrazione Limardo”, afferma Luciano. Il riferimento è alla recente rottura tra i consiglieri comunali che, pur eletti con la lista del Sindaco, hanno deciso di abbandonare il gruppo di origine per costituirne uno nuovo, con alla guida l’ex capogruppo di Forza Italia. Quest’ultimo, per cinque anni, aveva sostenuto l’amministrazione Limardo e aveva anche propugnato la sua ricandidatura.
“Questa mossa segna un cambiamento radicale di rotta, mettendo il Sindaco Romeo in una condizione di subalternità rispetto a chi, in passato, ha sostenuto il governo Limardo”, continua Luciano. Secondo il segretario dell’Udc, la situazione avrebbe dovuto spingere il primo cittadino a dare le dimissioni per “dignità”. Invece, Romeo si è dichiarato disponibile a “assecondare le trasformazioni in atto nella sua maggioranza”, un segno di debolezza politica che, secondo Luciano, svela la totale mancanza di leadership.
Le difficoltà
“La sua incapacità politica non può certo essere compensata dall’efficacia dell’azione amministrativa”, aggiunge Luciano, sottolineando le difficoltà che la città sta vivendo. Il settore dei lavori pubblici e dell’ambiente, infatti, è ormai “ai limiti dell’ordinaria tollerabilità”. Tra i problemi più gravi evidenziati dal segretario dell’Udc ci sono la paralisi dei cantieri, la pessima gestione della viabilità, con il traffico in tilt e le attività commerciali in difficoltà, e il continuo stato di abbandono di numerose infrastrutture. “La scala mobile è ferma, il sottopasso di Vibo Marina è incompleto, e la rotatoria di viale Affaccio è stata realizzata male, con la strada circostante in pessimo stato”, denuncia Luciano.
Servizi compromessi
Anche i servizi fondamentali, come l’acqua, sono stati gravemente compromessi. “Nel centro storico di Vibo Valentia manca l’acqua da giorni, un problema che non può passare inosservato”, afferma il segretario dell’Udc. E se la situazione nei quartieri e nelle frazioni non è migliore, la crisi sembra essere generalizzata. “Le aree verdi della città sono preda dell’incuria, con villa Gagliardi, la villa comunale e il parco delle Rimembranze ridotti a giungle di erbacce e rifiuti”, denuncia Luciano.
Decisioni politiche
Il segretario dell’Udc non risparmia critiche nemmeno alle scelte politiche dell’amministrazione, puntando il dito contro l’uso di danaro pubblico per incarichi inutili. “Il capo gabinetto, ad esempio, è un incarico che non ha alcuna utilità per la collettività”, afferma.
Le frazioni della città, infine, sembrano essere le più trascurate. Luciano ricorda come Triparni, nonostante la presenza del presidente del Consiglio sul territorio, sia ancora in attesa di una strada adeguata, mentre la strada di San Pietro è chiusa da tempo, e Piscopio, con i suoi problemi idrici, non vede soluzioni all’orizzonte.
“Se in meno di un anno sono accaduti tutti questi disastri, non oso immaginare cosa potrebbe succedere nei prossimi quattro”, conclude Stefano Luciano, lanciando un appello urgente: “Si dimetta Romeo, prima che la situazione diventi irreparabile”.