Il flop dell’Orchestra sinfonica della Calabria. La revoca dei fondi un’altra macchia per Vibo

Il programma concertistico non è stato rispettato ed i finanziamenti in precedenza concessi sono rientrati alla base

Tutto nelle mani del presidente della Repubblica. Spetterà a lui decidere se i finanziamenti revocati all’Orchestra sinfonica della Calabria da parte del ministero della Cultura sia stato un atto legittimo oppure no.
La nuova amministrazione comunale di Vibo Valentia con il sindaco Enzo Romeo e l’assessore alla cultura Stefano Soriano sperano di salvare il salvabile anche se le interlocuzioni di qualche mese fa con il dicastero non hanno portato a nessun risultato. Ma ci sarebbe da programmare una una stagione e, nello stesso tempo, mettere una pezza a tutti i danni fatti nel recente passato da parte di quanti hanno gestito o non hanno saputo programmare le attività concertistiche.

Vibo Capitale del libro

Vibo Capitale del libro

Andiamo con ordine e ripartiamo dai fondi di Vibo Capitale Italiana del Libro. L’orchestra sinfonica è nata come eredità di quel programma e messa in piedi quando a palazzo Luigi Razza c’era ancora l’amministrazione di centrodestra, guidata dal sindaco Maria Limardo che dell’Orchestra è diventata subito presidente. Come? Il Comune, in perenne dissesto, ha superato se stesso versando una quota cospicuo di migliaia di euro e superando tutti gli altri enti della Calabria che aderiscono al progetto.

I dettagli del progetto

I dettagli riguardante l’Orchestra si sono appresi, anche se indirettamente, durante la presentazione della stagione concertistica del 25 maggio del 2023, con in prima fila la presidente Maria Limardo, il maestro Alberto Veronesi, il direttore generale Francesco Ledda, il direttore del Conservatorio “Torrefranca” Vittorio Naso e due musicisti di chiara fama come il maestro israeliano Eitan Schmeisser e la pianista russa Victoria Khalilova. Direttore artistico di quella stagione è stato il maestro Salvatore Accardo, definito da Veronesi come “uno dei massimi musicisti del Novecento”.

La sinfonia dell’ex sindaco

Il sindaco Limardo in quell’occasione esaltò l’importanza dell’Orchestra sinfonica; aveva ottenuto il riconoscimento ministeriale di Istituzione concertistica orchestrale. “Un grande orgoglio – disse il sindaco – per Vibo, perché la cultura è tornata ad essere un punto qualificante, un filo conduttore che unisce diverse realtà: non solo l’Orchestra, ma il Conservatorio che è ormai una certezza e a cui abbiamo concesso gratuitamente uno dei palazzi più belli della città”.

I miracoli della musica

Anche il maestro Veronesi, che è stato per certi aspetti l’ispiratore del progetto ha esaltato la scelta dell’amministrazione di Maria Limardo per avere “dimostrato con i fatti – disse – nella costruzione del nuovo teatro e mettendo a disposizione sale per la fare musica, credendo in questo progetto, a differenza di altre situazioni in Italia con istituzioni che ricevono milioni di euro ed hanno alla guida persone che non sanno neanche leggere la musica”. L’orchestra, secondo lo stesso direttore del Conservatorio musicale Vittorio Naso, diede la possibilità a molti strumentisti di debuttare nei concerti programmati in giro per la Calabria.

Le note della verità

Oggi a distanza di qualche anno l’amara sorpresa. Il programma dell’Orchestra non è stato rispettato, i fondi ministeriali sono stati revocati, il Comune ci ha messo la faccia, chi ha lavorato (musicisti in primis) ci hanno rimesso non solo il loro lavoro ma anche la dignità. Per colpa di chi? Speriamo solo che tutto venga presto a galla perché questa città è stanca di passare come la “repubblica” dove tutto può avvenire sotto la totale impunità.

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