Dopo la fuoriuscita di tre consiglieri comunali e la nascita di un nuovo gruppo consiliare, a Palazzo Luigi Razza si alzano i toni del dibattito politico. A intervenire pubblicamente, con una nota dai toni fermi ma non polemici, è il gruppo consiliare di “Progetto Vibo”, che affida la propria posizione alle parole della capogruppo Maria Trapani e dei consiglieri Filippo Paolì, Leoluca De Vita e Filippo Potenza.
“È stato un gesto improvviso – scrivono – contrario al clima di convivialità democratica e di condivisione del percorso politico tuttora coerente con l’impegno assunto verso gli elettori”. Una presa di distanza netta, ma non rancorosa. “Non siamo preoccupati – precisano – ma solo rammaricati per le modalità che hanno accompagnato questa scelta”.
Nel mirino, quindi, non tanto la decisione in sé, quanto la forma con cui è maturata: un colpo di scena consumatosi rapidamente, con l’uscita di tre componenti e la successiva costituzione di un nuovo gruppo, che ha inevitabilmente ridisegnato gli equilibri interni al consiglio.
“Più uniti di prima”
Ma “Progetto Vibo” sceglie la via della compattezza e del rilancio: “Questa vicenda ci ha aperto gli occhi e fatto riflettere: noi ci sentiamo più uniti e più forti di prima – affermano i consiglieri rimasti nel gruppo – moltiplicheremo gli sforzi per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati, che coincidono con le linee programmatiche del primo cittadino e della sua maggioranza”.
Un passaggio che suona anche come un segnale politico diretto al Sindaco, cui viene riconosciuta la centralità delle scelte: “Le decisioni strettamente politiche spettano al Sindaco – scrivono – ci rimettiamo alle sue ponderate valutazioni”.
Massima fiducia nella giunta
Non manca poi un passaggio sulla squadra di governo. “Ribadiamo la nostra massima e convinta fiducia nella compagine di giunta – dichiarano – con i nostri assessori, persone serie, competenti e leali, impegnati giornalmente sui maggiori problemi della città”. Il gruppo rivendica il lavoro fatto finora, nonostante le difficoltà: “Un’attività difficile – ammettono – caratterizzata da moltissimi atavici problemi, pesante eredità della vecchia amministrazione e sottoposta a uno sforzo di programmazione che al momento non appare in tutta la sua qualità e visibilità, ma che produrrà i suoi effetti nel medio e lungo periodo”.
“Non ci sciogliamo”
Il comunicato si chiude con una dichiarazione inequivocabile, che suona come una risposta diretta a chi dava il gruppo in via di dissoluzione: “Tanto per essere ancora più chiari – concludono – ‘Progetto Vibo’ non si scioglie!”.