Si è insediato il nuovo Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Salvatore Curcio, nominato a maggioranza dal Plenum del Csm l’11 dicembre scorso. Curcio, 61 anni, di Soverato, torna a Catanzaro dove ha lavorato per 28 anni, prima come sostituto procuratore della Repubblica e poi come sostituto procuratore generale prima di essere nominato Procuratore di Lamezia Terme.
A margine della cerimonia d’insediamento, parlando con i giornalisti, Curcio si é detto “contrario alla separazione delle carriere dei magistrati. Si tratta di un arretramento – ha detto – sotto più profili. Separare il pubblico ministero dalla cultura della giurisdizione, della prova e del rispetto delle garanzie non rappresenta un buon investimento. Bisogna, piuttosto, difendere l’autonomia e l’indipedenza del pubblico ministero. La riforma non ha una spiegazione ed una causa logica. Se andiamo a verificare i numeri, il passaggio di funzioni da giudicante a requirente, e viceversa, rappresenta tra i magistrati meno dell’uno per cento. Quindi la riforma proposta dal governo è del tutto inutile e sicuramente non risolverà il problema della speditezza dei processi e della definizione dei procedimenti penali. Sono altri i profili e le prospettive su cui si dovrebbe intervenire”.
A margine della cerimonia d’insediamento, parlando con i giornalisti, Curcio si é detto “contrario alla separazione delle carriere dei magistrati. Si tratta di un arretramento – ha detto – sotto più profili. Separare il pubblico ministero dalla cultura della giurisdizione, della prova e del rispetto delle garanzie non rappresenta un buon investimento. Bisogna, piuttosto, difendere l’autonomia e l’indipedenza del pubblico ministero. La riforma non ha una spiegazione ed una causa logica. Se andiamo a verificare i numeri, il passaggio di funzioni da giudicante a requirente, e viceversa, rappresenta tra i magistrati meno dell’uno per cento. Quindi la riforma proposta dal governo è del tutto inutile e sicuramente non risolverà il problema della speditezza dei processi e della definizione dei procedimenti penali. Sono altri i profili e le prospettive su cui si dovrebbe intervenire”.
“Ritorno nel palazzo di giustizia di Catanzaro – ha aggiunto Curcio – dopo otto anni di permanenza a Lamezia Terme, dove ho trascorso un periodo significativo e dove siamo riusciti, tutti insieme, a creare un ufficio aperto alla città e all’ascolto della gente. La capacità di ascolto, per un magistrato, ed in particolare per un Procuratore della Repubblica, è molto importante. Saper ascoltare significa anche avere la capacità di mettersi in discussione”.
Alla cerimonia d’insediamento di Curcio hanno partecipato il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, ed il procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, già procuratore di Catanzaro, insieme al procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli, al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, al sottosegretario di Stato all’Interno, Wanda Ferro, ed al sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. (ansa)