Un’area dedicata ai cani nel parco urbano: è questa la novità annunciata nei giorni scorsi dagli assessori comunali di Vibo Monteleone e Miceli, titolari rispettivamente delle deleghe ai Lavori pubblici e all’Ambiente. La comunicazione è arrivata tramite una nota stampa in cui si dà conto della recente approvazione di una delibera di giunta che prevede, appunto, la realizzazione di uno spazio per gli amici a quattro zampe all’interno del polmone verde cittadino.
Una notizia che in un’altra città avrebbe potuto far sorridere i cittadini, come segnale di attenzione anche verso gli animali. A Vibo Valentia, però, ha scatenato tutt’altro che entusiasmo. A parlare – e senza troppi giri di parole – è il vice segretario provinciale dell’Udc, Francesco Belsito, che in una nota affonda il colpo contro l’attuale amministrazione comunale.
“Ho letto qualche giorno fa sulla stampa le dichiarazioni degli assessori Monteleone e Miceli – scrive Belsito – e sono rimasto profondamente perplesso. Mi sono recato personalmente al parco urbano e quello che ho visto è il ritratto del degrado. Parlare oggi di un’area cani, in un contesto simile, è offensivo verso l’intelligenza dei cittadini”.
Degrado ovunque, non solo al parco
Belsito non si limita alla denuncia, ma allega anche ampia documentazione fotografica a supporto delle sue affermazioni. “Il parco urbano versa in condizioni indecorose: panchine rotte, vialetti impraticabili, rifiuti ovunque. È impossibile pensare che un cittadino possa godere di questo spazio. E non è un caso isolato: Villa Gagliardi, la Villa Comunale, il Parco delle Rimembranze… tutte le aree verdi della città sono in stato di abbandono”, prosegue l’esponente centrista.
Il quadro che traccia è impietoso. “La città è sporca, trascurata, sia nel centro che nelle periferie. La discontinuità promessa rispetto al passato è rimasta solo nei proclami. Anzi, è stata vanificata persino la buona gestione portata avanti dall’ex assessore Vincenzo Bruni”.
“Rubinetti con acqua marrone e teatro chiuso”
Ma non finisce qui. Belsito punta il dito anche su altre emergenze cittadine: “In alcune zone della città dai rubinetti esce acqua marrone, in altre l’acqua è del tutto assente. Stiamo parlando di un bene primario! Come si può parlare di qualità della vita se non c’è nemmeno l’acqua potabile?”.
E poi c’è il caso del teatro cittadino, simbolo di cultura e aggregazione sociale, oggi simbolo di abbandono. “Il teatro è ancora chiuso, in condizioni igienico-sanitarie disastrose. Una ferita aperta per la comunità e per l’identità stessa della città”, afferma.
“Un’area cani su carta non è un successo”
Ciò che Belsito contesta con forza è il metodo: “È una pessima abitudine annunciare progetti che esistono solo sulla carta, come se fossero stati già realizzati. Ma scrivere una delibera non equivale a posare una pietra. Non si può pensare di esultare per qualcosa che non c’è ancora”.
Il bersaglio, però, non sono solo gli assessori. Il giudizio si allarga a tutta la squadra di governo. “Il vero problema di questa amministrazione – aggiunge – è che non ha saputo imprimere alcun cambio di marcia. Il Sindaco sembra ostaggio delle logiche di palazzo, in balìa degli assessori e dei gruppi consiliari”.
E fa riferimento alla recente nascita di un nuovo gruppo in consiglio comunale: “Segno evidente – conclude – che si preferisce giocare a risiko politico piuttosto che affrontare i veri problemi della città. Una politica di piccolo cabotaggio che ha poco a che fare con la ‘Vibo vera’ tanto sbandierata in campagna elettorale”.