In questi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno intensificato l’attività di controllo sul territorio melitese mediante l’impiego di numerose pattuglie, al fine di reprimere gli illeciti con una particolare attenzione alla sicurezza stradale, tenuto conto dei numerosi sinistri che avvengono sempre più frequentemente sulla strada statale 106 talvolta mortali, al contrasto del lavoro irregolare e alla verifica dell’osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
I militari dell’Arma, infatti, nell’ambito del servizio svolto nel comune di Melito Porto Salvo, hanno effettuato diversi posti di controllo sulle principali vie di comunicazione e nel corso dei quali sono state identificate circa 140 persone e controllate oltre 60 autovetture nonché 10 esercizi commerciali.
I militari dell’Arma, infatti, nell’ambito del servizio svolto nel comune di Melito Porto Salvo, hanno effettuato diversi posti di controllo sulle principali vie di comunicazione e nel corso dei quali sono state identificate circa 140 persone e controllate oltre 60 autovetture nonché 10 esercizi commerciali.
Diverse le contravvenzioni elevate per un ammontare complessivo di diverse centinaia di euro: dall’uso di apparati telefonici durante alla guida, all’omesso uso delle cinture di sicurezza, dal trasporto di persone oltre al numero consentito alla mancata esibizione dei documenti di circolazione. Nel corso di un controllo a un’attività di somministrazione di alimenti e bevande i militari dell’Arma hanno constatato l’assenza del listino prezzi per cui al titolare è stata elevata una sanzione amministrativa di 1032 euro.
Inoltre, i carabinieri della Stazione di Melito Porto Salvo, coadiuvati da personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, hanno deferito in stato di libertà un 38enne di nazionalità egiziana, rappresentante legale di una società attualmente impegnata nello svolgimento di lavori di ristrutturazione di uno stabile, poiché – secondo i Carabinieri – è stata constatata la presenza di un impianto elettrico di cantiere non a norma, con contestuale esposizione a rischio per i lavoratori, e la presenza di un operaio intento a svolgere la propria attività lavorativa “in quota” senza dispositivi di protezione individuale.