Imprenditore perseguitato per mesi, scatta il divieto di avvicinamento

Minacce, aggressioni e occupazione abusiva del suolo pubblico per ostacolare l’attività di un locale: è quanto ha dovuto subire un uomo, finché non è scattato il “Codice Rosso”

Gli agenti della Questura di Crotone hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione del divieto di avvicinamento, con installazione del braccialetto elettronico, a carico di un uomo indagato dei reati di atti persecutori e violenza privata commessi nei confronti del titolare di un locale cittadino e del reato di invasione di terreni commessi nei confronti del Comune.

Il provvedimento cautelare è arrivato a seguito della denuncia sporta dall’imprenditore il quale ha riferito di subire una serie di comportamenti aggressivi, minacciosi e violenti da parte di un uomo, il quale, al chiaro scopo di recare pregiudizio all’uomo, poneva in essere una serie di condotte persecutorie cagionandogli un perdurante e grave stato di ansia e di paura tale da costringerlo a modificare le proprie abitudini di vita.

Il provvedimento cautelare è arrivato a seguito della denuncia sporta dall’imprenditore il quale ha riferito di subire una serie di comportamenti aggressivi, minacciosi e violenti da parte di un uomo, il quale, al chiaro scopo di recare pregiudizio all’uomo, poneva in essere una serie di condotte persecutorie cagionandogli un perdurante e grave stato di ansia e di paura tale da costringerlo a modificare le proprie abitudini di vita.

Alla luce della denuncia resa dall’uomo i poliziotti della sezione specializzata “Reati contro la persona” della Squadra mobile hanno immediatamente attivato la procedura del c.d. “Codice Rosso”, riuscendo a ricostruire, mediante approfondimenti investigativi, una serie di atti minatori ed aggressivi posti in essere da parte dell’uomo il quale, infastidito dalla vicinanza tra la sua abitazione e l’attività commerciale, comprimeva ed ostacolava la libertà imprenditoriale della vittima.

Le dichiarazioni della persona offesa, corroborate dall’escussione dei testimoni e dalle acquisizioni documentali, consentivano poi di ricostruire gravi episodi in cui l’uomo, al fine di impedire il passaggio e il parcheggio sul suolo pubblico che conduceva all’attività commerciale della vittima, occupava arbitrariamente il terreno comunale apponendo sulla strada pubblica una recinzione. Gli esiti dell’attività investigativa, trattati dalla Procura della Repubblica di Crotone, sono confluiti in una richiesta di misura cautelare, accolta dal gip del Tribunale di Crotone ed eseguita immediatamente dalla Squadra mobile nei confronti dell’indagato, il quale non potrà avvicinarsi all’uomo ed al suo locale.

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