Incendi in Calabria, ora Occhiuto spieghi dove sono finiti i droni

Gli eletti calabresi del M5S commentano l’emergenza incendi che in queste ore sta colpendo duramente l’intero territorio regionale

“Di fronte a un disastro annunciato, la Regione Calabria resta ancora una volta impreparata. Le fiamme che stanno devastando la Sila, la Sibaritide e la Locride – mandando in fumo centinaia di ettari di bosco e costringendo intere comunità a evacuare le abitazioni – rappresentano l’ennesima prova della totale assenza di una strategia efficace di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi. E mentre la Calabria brucia, nessuna traccia dei droni promessi in pompa magna dal presidente Occhiuto per il monitoraggio del territorio”. Così gli eletti calabresi del M5S commentano l’emergenza incendi che in queste ore sta colpendo gravemente l’intero territorio calabrese.

“Non si tratta di eventi eccezionali, ma di fenomeni prevedibili che si ripresentano ogni estate con tragica regolarità. Eppure – proseguono i pentastellati – la Regione continua a rincorrere le emergenze, invece di prevenirle. Si era parlato dell’utilizzo di droni per il controllo delle aree boschive, come misura innovativa e tecnologica per intervenire in tempo reale. Ma oggi di quei droni non c’è traccia. Dove sono finiti? Sono operativi? Sono stati mai acquistati davvero? I cittadini calabresi hanno il diritto di sapere”.

“Non si tratta di eventi eccezionali, ma di fenomeni prevedibili che si ripresentano ogni estate con tragica regolarità. Eppure – proseguono i pentastellati – la Regione continua a rincorrere le emergenze, invece di prevenirle. Si era parlato dell’utilizzo di droni per il controllo delle aree boschive, come misura innovativa e tecnologica per intervenire in tempo reale. Ma oggi di quei droni non c’è traccia. Dove sono finiti? Sono operativi? Sono stati mai acquistati davvero? I cittadini calabresi hanno il diritto di sapere”.

I roghi divampati tra Bucita di Rossano, San Giovanni in Fiore, Cassano e Roccella Jonica stanno distruggendo un patrimonio ambientale unico, mettendo a rischio vite umane, abitazioni e beni archeologici. Interi comuni si trovano in ginocchio, mentre i mezzi a disposizione del sistema regionale antincendio risultano del tutto insufficienti.

“Questa Regione – concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle – merita di più. Serve un piano strutturato, risorse adeguate e una cabina di regia realmente funzionante. Non bastano annunci e conferenze stampa. Se davvero si vogliono proteggere i nostri boschi, il nostro ambiente e le nostre comunità, bisogna agire con serietà. Occhiuto, invece, continua a giocare con le parole mentre la Calabria brucia”.

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