Incidenti stradali in Calabria: calano le vittime, ma aumentano sinistri e feriti

Secondo i dati Istat, nel 2024 la regione registra 3.107 incidenti con 96 morti e 4.716 feriti. Vibo Valentia conta 219 incidenti, 5 morti e 331 feriti, con un indice di mortalità in forte diminuzione

In Calabria, nel 2024, si registra, rispetto all’anno precedente, un calo rilevante delle vittime in incidenti stradali, -11,9%, mentre sono in aumento in modo significativo – e più di quanto si registri a livello nazionale – sia il numero dei sinistri (+9,4%) che quello dei feriti (+7,5%). Nel lungo periodo, rispetto al 2010, il numero delle vittime mostra una contrazione rilevante: -30,4% in Calabria. Complessivamente gli incidenti sono stati 3.107 con 96 morti e 4.716 feriti. I dati sono stati resi noti durante l’evento dell’Istat dedicato agli incidenti stradali in Italia in corso nell’Aula Magna dell’Istituto nazionale di statistica. Per quanto riguarda il costo sociale, in Calabria ammonta a circa 426 milioni di euro (232 euro pro capite) ed incide per il 2,3% sul totale nazionale.

In Calabria, nel 2024, si registra, rispetto all’anno precedente, un calo rilevante delle vittime in incidenti stradali, -11,9%, mentre sono in aumento in modo significativo – e più di quanto si registri a livello nazionale – sia il numero dei sinistri (+9,4%) che quello dei feriti (+7,5%). Nel lungo periodo, rispetto al 2010, il numero delle vittime mostra una contrazione rilevante: -30,4% in Calabria. Complessivamente gli incidenti sono stati 3.107 con 96 morti e 4.716 feriti. I dati sono stati resi noti durante l’evento dell’Istat dedicato agli incidenti stradali in Italia in corso nell’Aula Magna dell’Istituto nazionale di statistica. Per quanto riguarda il costo sociale, in Calabria ammonta a circa 426 milioni di euro (232 euro pro capite) ed incide per il 2,3% sul totale nazionale.

Le province

A livello provinciale, quella con il più alto numero di incidenti stradali è Cosenza, 1.027 (893 nel 2023) con 37 vittime (una in più rispetto al 2023) e 1.665 feriti, seguita da Catanzaro con 617 incidenti (549) e 26 vittime (+2); Reggio Calabria con 923 incidenti (920), 19 vittime (-11) e 1.331 feriti; Crotone con 321 incidenti, 9 vittime (-1) e 484 feriti; Vibo Valentia con 219 incidenti, 5 vittime (-4) e 331 feriti. Nel 2024 diminuisce in Calabria, rispetto al 2019, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) morti in incidente stradale, attestandosi su un valore inferiore alla media Italia (42,7% contro 45,5%). Nel periodo 2019-2024 l’incidenza dei pedoni deceduti non varia nella regione ed è pari all’11,5% mentre diminuisce in Italia, dove passa dal 16,8% al 15,5%.

Costa e città capoluogo

L’incidentalità, rileva l’Istat, rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo. Ancora in evidenza le criticità della Statale ionica, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (228 con 23 decessi e 406 feriti), dell’Autostrada A2 e delle strade Statali 18 tirrenica e 107. Gli incidenti più gravi si registrano sulle strade provinciali, dove gli indici di mortalità e di gravità sono pari a 100. L’indice di mortalità diminuisce in tutte le province della regione e in particolare a Vibo Valentia, dove passa da 4,5 a 2,3.

Sinistri in aumento

Nel 2024 il maggior numero di incidenti (1.874, il 60% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 35 morti (il 36% del totale) e 2.610 feriti (55%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le tipologie di strada, ma l’incremento maggiore si verifica sulle autostrade (+21,6%), seguite dalle strade urbane (+10,5%) e dalle altre strade (+4,6%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle altre strade (5,5 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,7 decessi ogni 100 incidenti).

Riguardo al periodo dell’anno, tra gennaio e aprile si sono registrati in Calabria 873 incidenti (il 28,1% del totale), mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, ne sono stati rilevati 1.422 (il 45,8% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 2.184 persone (46,3%) e 40 sono decedute (41,7%). I mesi più critici sono stati agosto, dicembre e luglio con, rispettivamente, l’11,3%, il 9,2% e il 9,1% del totale. Gennaio, febbraio e agosto sono inoltre i mesi più critici per numero di vittime: oltre un terzo (35,4%) dei decessi totali è avvenuto in questi mesi.

Fasce orarie

Il 79% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8.00 e le 21.00 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nelle fasce orarie tra le 5.00 e le 6.00 e tra le 2.00 e le 3.00, con, rispettivamente, 11,1 e 10 morti ogni 100 incidenti, valori molto superiori alla media giornaliera (3,1). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 36,8% degli incidenti notturni, il 18,7% delle vittime e il 36,7% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 4,1 decessi ogni 100 incidenti.

In Calabria il 45,1% degli incidenti stradali si concentra nei Poli urbani; considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai Poli, si arriva al 67,7% del totale. Nei Centri gli indici di mortalità e di gravità rimangono invariati rispetto all’anno precedente e sono pari, rispettivamente a 2,6 decessi ogni 100 incidenti e a 1,7 morti ogni 100 tra morti e feriti.

Scontro frontale-laterale

La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (70,9%). La tipologia più frequente è lo scontro frontale-laterale (984 casi, 28 vittime e 1.626 feriti), seguita dal tamponamento (543 casi, 3 decessi e 964 feriti). Tra gli incidenti che coinvolgono più veicoli, la tipologia più pericolosa è lo scontro frontale. Gli incidenti a veicoli isolati risultano però complessivamente più rischiosi, con una media di 4 morti ogni 100 incidenti, a fronte di 2,7 decessi negli incidenti con più veicoli coinvolti.

Rispetto regole e velocità

Nell’ambito dei comportamenti errati, la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di precedenza e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente e costituiscono complessivamente il 29,5% dei casi.

Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 15-29 anni (9,9 per 100mila abitanti) e per quella tra i 30 e i 44 anni (5,7). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 69,8% delle vittime e il 65,7% dei feriti, le persone trasportate il 18,8% dei morti e il 27,8% dei feriti, i pedoni l’11,5% dei deceduti e il 6,5% dei feriti. Il 72,7% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale e il 36,9% dei feriti ha più di 65 anni. (Ansa)

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