Inclusione e disabilità, un mondo migliore per abbattere le barriere

Caterina Capponi in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Cesella Gelanzè: in primo piano sempre la persona

Tre giorni di incontri e dibattiti in Umbria che hanno visto al centro delle agende dei Paesi i temi dell’inclusione e della disabilità. L’iniziativa è nata sotto la presidenza italiana e si è conclusa con la firma della Carta di Solfagnano. L’evento, che s’è svolto ad Assisi, città simbolo di pace e concordia, ha avuto come obiettivo quello di riflettere su chi non ha le stesse opportunità e chi vede spesso i propri diritti violati.
“Il mondo un posto migliore per tutti”, quale tema migliore – osserva Cesella Gelanzè, da sempre impegnata in politica come nel sociale, che ha seguito con particolare interesse l’evento – per proseguire sulla strada dell’inserimento sociale e lavorativo della persona a prescindere – aggiunge – se sia con disabilità. L’obiettivo è mettere in primo piano l’individuo, anziché la sua condizione. E’ questo – ha spiegato ancora Gelanzè – è stato il motivo per cui è stato organizzato il primo vertice G7 e che non a caso s’è svolto nella “casa” di San Francesco”.

In rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il suo presidente Massimiliano Fedriga, ha delegato Caterina Capponi, assessore regionale alle politiche sociali e pari opportunità della Lega, della Regione Calabria.

In rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il suo presidente Massimiliano Fedriga, ha delegato Caterina Capponi, assessore regionale alle politiche sociali e pari opportunità della Lega, della Regione Calabria.

Una scelta importantissima accolta con entusiasmo dallo stesso assessore regionale “La designazione della Calabria ci inorgoglisce ma non ci sorprende – ha commentato subito Caterina Capponi – dal momento che coinvolge una persona sensibile e attenta alla ricerca delle strategie finora trascurate che puntino a migliorare le aspettative qualitative di vita di chi presenta disabilità. L’inclusione deve essere al centro di ogni agenda politica, perché è solo così che si può costruire una società più giusta ed equa”.

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