Ricorre oggi, 15 ottobre, l’anniversario della scomparsa di Jole Santelli, la prima donna alla guida della Regione Calabria. Era il 2020 quando, improvvisamente, la sua vita e la sua esperienza politica si interruppero, lasciando un vuoto profondo, umano e istituzionale. Aveva appena cominciato a tracciare la sua rotta da presidente, nel pieno di una pandemia che travolgeva il mondo e con la Calabria chiamata a fronteggiare sfide antiche e nuove.
Figura storica di Forza Italia
Figura storica di Forza Italia
Nata a Cosenza nel 1968, deputata di lungo corso e figura storica di Forza Italia, Santelli era molto più di un volto politico. Era una donna appassionata, diretta, spesso istintiva, ma sempre animata da un profondo senso di appartenenza. Parlava della Calabria come si parla di una persona amata, con orgoglio e dolore insieme. “Non mi spaventa la fatica”, diceva spesso, “mi spaventa solo l’indifferenza”.
La sua memoria ancora viva
A cinque anni dalla sua scomparsa, la sua memoria è ancora viva: istituzioni, cittadini e amici la ricordano oggi con affetto, attraverso cerimonie, post sui social e momenti di raccoglimento. Tra le iniziative nate nel suo nome c’è il Premio “Jole Santelli”, inserito nel festival La Calabria delle Donne, che celebra l’ingegno e la creatività femminile. Un modo per proseguire idealmente quel cammino che lei aveva appena iniziato – quello di una Calabria più libera, aperta e consapevole del proprio valore.
Le strumentalizzazioni
Eppure, non manca chi – in questi anni – ha evocato il suo nome in modo strumentale, come accade spesso alle figure che diventano simbolo. È accaduto anche di recente, dopo le dimissioni del presidente Roberto Occhiuto, coinvolto in un’inchiesta per corruzione. In molti, nel dibattito politico e mediatico, hanno rievocato la Santelli come termine di paragone, come misura di un tempo “diverso”, più autentico, più umano. Ma forse la verità sta altrove: Jole Santelli non era un mito, era una persona, con fragilità e sogni, che ha saputo vivere la politica con il coraggio e la libertà di chi non ha mai rinunciato a essere se stessa. Oggi, nel ricordo di quella donna che amava la vita e la Calabria con la stessa intensità, resta una lezione semplice ma profonda: la politica, per avere senso, deve tornare a essere un gesto d’amore. E in quella parola – amore – c’è ancora tutto ciò che Jole Santelli ha lasciato alla sua terra.