La Segreteria territoriale di Vibo Valentia della Fials ha inviato una lettera aperta ai commissari straordinari dell’ASP di Vibo Valentia — Piscitelli, Miserendino e Orlando — invitandoli a fare un passo indietro circa l’eventualità che Piscitelli termini prematuramente il suo mandato. A sostenere la richiesta, la convinzione che l’uscita di scena del commissario rischierebbe di danneggiare cittadini e operatori sanitari proprio nel momento della svolta.
Tra le motivazioni evidenziate dal sindacato, si sottolinea il lavoro concertato avviato con il nuovo dirigente sanitario e amministrativo. “Adesso, grazie alla presenza del nuovo direttore sanitario aziendale Lazzaro, del direttore amministrativo Sestito e della nuova dirigente del Servizio Professioni Sanitarie Fiorillo, esperti nella loro professione, che per poter finire nel più breve tempo possibile lavorano anche di sabato e domenica dalle proprie postazioni – si legge nella nota, nonostante gli sforzi della dottoressa Ascoli”.
Tra le motivazioni evidenziate dal sindacato, si sottolinea il lavoro concertato avviato con il nuovo dirigente sanitario e amministrativo. “Adesso, grazie alla presenza del nuovo direttore sanitario aziendale Lazzaro, del direttore amministrativo Sestito e della nuova dirigente del Servizio Professioni Sanitarie Fiorillo, esperti nella loro professione, che per poter finire nel più breve tempo possibile lavorano anche di sabato e domenica dalle proprie postazioni – si legge nella nota, nonostante gli sforzi della dottoressa Ascoli”.
Criticità
Il segretario provinciale della Fials Domenico Pafumi ribadisce che, dopo aver avuto cinque commissari nel giro di quattro anni, l’Azienda ha accumulato una lunga serie di criticità da affrontare: assenza di assegnazioni di base per i medici, stabilizzazioni ferme, incarichi di funzione non definiti per i CPS, turnazioni non uniformi, mancata erogazione del buono pasto e straordinari non retribuiti. “Ci sono tantissime cose da risolvere – afferma Pafumi – non ci possiamo permettere adesso un altro commissariamento”.
La lettera conclude con un richiamo al ruolo istituzionale: “Mi permetta di dirle, che un prefetto non si tira mai indietro nel far rispettare la legalità, il diritto alla salute e cure dei cittadini, e il diritto alle giuste spettanze a tutti i lavoratori”. Un monito chiaro e un invito che ribadisce: questa fase di cambiamento – con nuove figure manageriali già al lavoro – potrebbe segnare una svolta importante. Ma occorre continuità e stabilità per completare il percorso intrapreso.