L’avventura all’aeroporto di Lamezia Terme è iniziata ieri alle 17.30 ed è terminata stanotte alle 2.00. Sono andato all’aeroporto di Lamezia Terme per prendere mia moglie in arrivo da Milano Malpensa con il volo Ryanair; orario previsto alle 17.45. Mi squilla il telefono mentre parcheggio e mia moglie mi comunica di essere atterrata. Bene, faccio io, in anticipo. No, mi dice lei, siamo atterrati a Brindisi. Il comandante dice che il dirottamento, come chiamarlo diversamente, non è per responsabilità della Ryanair ma perché c’era in atto un incendio all’aeroporto di Lamezia Terme. Qui finiscono tutte le comunicazioni verbali del personale Ryanair ai passeggeri.
Notizie confuse
Notizie confuse
Mi precipito all’ufficio informazioni dell’aeroporto e le notizie sono confuse. Prima ci si dice che l’incendio è sulla pista dopo si viene a sapere che l’incendio si è sviluppato a Caraffa, vicino alla sede della Regione Calabria, e si è deciso di dirottare tre voli (Malpensa, Genova, Bruxelles) su Brindisi. E qui la prima amara domanda: presidente Occhiuto dov’erano sti ca**i di droni che tutto il mondo ci invidia? La prima considerazione, nemmeno gli incendi nei pressi della control room si riesce a controllare.
Passeggeri isolati a Brindisi
Alle 19 l’aeroporto è stato riaperto con l’atterraggio di due voli da Roma e Bergamo. Nel frattempo apprendo sempre all’ufficio informazione che da Brindisi è ripartito un aeromobile per Lamezia ma completamente vuoto. I passeggeri che si trovavano a Brindisi inscenano una protesta nell’aeroporto di Brindisi ma nessuno della Ryanair era lì ad ascoltarli e ad assisterli. Il personale degli aerei era sui rispettivi aeromobili pronti a ripartire vuoti verso Lamezia o verso altre destinazioni.
In pullman verso Lamezia
La Ryanair ha completamente abbandonato i passeggeri al loro destino comunicando solo via email o via WhatsApp informandomi che verso le 20.30 partivano i pullman per riportarli a Lamezia Terme. Non una bottiglia d’acqua, non un panino, non un buono pasto, niente di niente. Sul volo c’era gente fresca di operazioni al cuore, gente in carrozzina e così via. Sono stati trattati come bestie da trasporto. Nello stesso tempo la direzione dell’aeroporto di Lamezia è stata completamente silente. Solo la cordialità dell’addetto all’ufficio accoglienza non ci ha fatto sentire completamente abbandonati.
L’odissea finisce alle 2 di notte
L’avventura finisce alle 2 di stamani con l’arrivo dei pullman all’aeroporto. Finisce per noi perché abitando a Catanzaro e avendo autonomia di guida son potuto tornare all’aeroporto con la mia auto. Tanti altri hanno passato la notte lì senza alcuna assistenza e senza potersi spostare.
Alcune considerazioni
Occhiuto si vanta che la Sacal gestisce tutti e tre gli aeroporti calabresi. Ma non vedo alcun coordinamento. Non si spiega altrimenti come mai questi voli non siano stati dirottati a Reggio o a Crotone. E che non vengano a giustificarsi con argomenti penosi e tecnici. Occhiuto si vanta che con lui la narrazione sulla Calabria è cambiata. Mi sembra che sia cambiata solo a parole, i fatti sono sempre gli stessi. La Ryanair che prende fior di milioni dalla Regione ha trattato i suoi passeggeri come bestie da trasporto. E la Regione che dice, e che fa? Nulla, solo propaganda, come quella dei droni che hanno sconfitto gli incendi in Calabria. E questa è la ciliegina sulla torta, la beffa delle beffe ad un sistema che vive solo di clientelismo, favori e propaganda. Scusate lo sfogo.