Sono ore piuttosto frenetiche alla Procura della Repubblica, dove il sostituto Eugenia Belmonte sta predisponendo tutti gli atti necessari per il conferimento dell’incarico al medico legale che nelle prime ore del pomeriggio dovrà effettuare l’autopsia sul corpo di Martina Piserà, 32 anni, di Pizzo ma residente a Mesiano di Filandari dopo essersi sposata con Alberto Lascala, titolare di un panificio piuttosto avviato della zona.
La giovane donna è morta nella notte tra sabato e domenica all’ospedale Jazzolino con il suo bimbo di sette mesi che portava in grembo. Era arrivata al Pronto soccorso in preda a dolori addominali; dopo i primi accertamenti, i medici hanno potuto constatare che il cuore del piccolo non batteva più. Una situazione che potrebbe avere scosso ulteriormente la donna al punto che, portata nel reparto di Ginecologia, sarebbe stata colta da una grave crisi cardiaca e respiratoria, dalla quale non si è più ripresa, forse prima ancora di entrare in sala parto.
Saranno ora gli accertamenti predisposti dalla Procura della Repubblica a dover chiarire il decesso sia del piccolo mai nato che della giovane mamma. La famiglia, che si è affidata a un legale del Foro di Cosenza, l’avvocato Vincenzo Belvedere, ha già provveduto a nominare anche un perito di parte che assisterà all’autopsia questo pomeriggio.
Nel frattempo le indagini vanno avanti. Si valutano tutti gli accessi che negli ultimi tempi la donna ha fatto al Pronto soccorso dello Jazzolino e nello stesso tempo vengono tenute in debita considerazione tutte le consulenze ginecologiche effettuate. Il magistrato inquirente vuole capire se qualcosa sia stato trascurato oppure se il decesso sia legato soltanto alle complicanze di domenica notte. L’elenco di sanitari che sono entrati in contatto con Martina Piserà prima di domenica 5 maggio è piuttosto corposo.