L’inchiesta della Guardia di Finanza e della Procura di Vibo Valentia sulla gestione del Sistema Bibliotecario Vibonese, che su disposizione del Gip ha portato agli arresti domiciliari dell’ex direttore del Sbv Gilberto Floriani e dell’ex direttore amministrativo Valentina Amaddeo, oltre al coinvolgimento di tre figli dello stesso Floriani, ci riporta alle dichiarazioni rese al nostro giornale (Noidicalabria.it) dall’ex direttore del Sistema il 27 febbraio scorso. In quell’occasione Floriani, rispondendo alle nostre domande, fra le altre cose aveva detto: «Non mi sono pagato negli ultimi dieci anni; mi dicono che ho gestito l’ente favorendo i miei familiari e non è vero perché loro facevano parte di una cooperativa selezionato dalla Regione». Sempre durante quell’intervista ha anche ribadito che lui rappresentava l’organo esecutivo e che le direttive venivano date da un presidente e dall’assemblea dei sindaci. E per quanto concerne il contenzioso con il Comune l’ex direttore ha evidenziato che il Comune dal Sbv chiede dei soldi mentre a tutti gli altri enti che svolgono attività onerose i locali vengono concessi gratuitamente, a cominciare dall’Istituto di criminologia.