L’allarme di Confesercenti: commercio in crisi, Vibo tra i territori più colpiti

Antonella Petracca (Fismo): serve una regolamentazione tra negozi fisici e online. Il centro storico si svuota

Una crisi profonda, strutturale, che da anni investe il settore della moda e colpisce in particolare la distribuzione tradizionale, con effetti drammatici nelle aree più fragili del Paese. È l’allarme lanciato da Antonella Petracca, referente provinciale di Confesercenti e rappresentante della Federazione Italiana Settore Moda (Fismo) per l’area di Vibo Valentia, all’indomani della convocazione del tavolo nazionale della moda da parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Accogliamo con favore questa iniziativa – ha dichiarato Petracca -. È un’occasione fondamentale per ascoltare le istanze di un comparto che sta affrontando una crisi senza precedenti, in particolare nella rete distributiva, dove la sopravvivenza delle imprese è sempre più difficile”.

Tavolo ministeriale

Tavolo ministeriale

Alla riunione del Tavolo ministeriale hanno partecipato, per Confesercenti nazionale, Giuseppe Dell’Aquila, responsabile dell’area legislativa, e il presidente nazionale di Fismo, Benny Campobasso, che ha evidenziato come “la concorrenza sleale, gli squilibri fiscali tra i canali di vendita, i saldi anticipati e le promozioni fuori controllo stiano trasformando il settore in una giungla”. A pagare il prezzo più alto, ha sottolineato, sono proprio le imprese che rispettano le regole.

Quadro preoccupante

Nel Vibonese, il quadro è particolarmente preoccupante. Il centro storico di Vibo Valentia continua a perdere attività commerciali, soffocate da affitti elevati, spese fisse ingovernabili e una concorrenza sempre più serrata da parte della grande distribuzione e, soprattutto, del commercio online. “I consumi sono in calo, e il divario tra chi vende nei negozi fisici e chi opera esclusivamente online è ormai insostenibile – spiega Petracca -. Servono regole chiare per riequilibrare il sistema e salvaguardare il commercio di prossimità, che un tempo era il cuore pulsante delle nostre città”. Un primo segnale positivo arriva dal Governo, con l’annuncio da parte del Ministro Urso di un credito d’imposta da 250 milioni di euro inserito nella prossima legge di bilancio, destinato a sostenere le imprese del settore moda. Ma per Confesercenti si tratta solo di un primo passo.

Interventi strutturali

“Servono interventi strutturali e immediati per ridare competitività alle piccole imprese locali e tutelare il ruolo dei negozi come presidi di identità, socialità e qualità del Made in Italy – conclude Petracca –. Solo attraverso una visione condivisa e misure mirate sarà possibile salvare il commercio locale e offrire una prospettiva concreta anche a territori in difficoltà come il nostro”.

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