Lamezia, droga e alcol: massicci controlli dei Carabinieri

Quattro giovani sono stati segnalati alla Prefettura. In campo anche i militari del Nas che passato al setaccio una serie di attività

I Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme hanno condotto, nel periodo pomeridiano e serale di ieri, un servizio coordinato di controllo straordinario del territorio ad “alto impatto” che ha interessato l’intero comprensorio cittadino, con l’obiettivo di contrastare fenomeni delittuosi di natura predatoria, di criminalità diffusa e di degrado urbano. Nel corso delle attività, che hanno visto l’impiego di 40 militari, tra cui Carabinieri del Nas e del Nil di Catanzaro e il Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, sono state controllate 90 persone e 40 veicoli, procedendo contestualmente anche al controllo amministrativo di tre esercizi pubblici di ristorazione.

Durante il servizio sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria lametina, una trentenne sorpresa alla guida della propria autovettura sotto l’influenza di alcool e droghe, e un trentaquattrenne per detenzione di armi ed oggetti atti a offendere, poiché deteneva illecitamente un coltello a serramanico.

Durante il servizio sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria lametina, una trentenne sorpresa alla guida della propria autovettura sotto l’influenza di alcool e droghe, e un trentaquattrenne per detenzione di armi ed oggetti atti a offendere, poiché deteneva illecitamente un coltello a serramanico.

Altri 4 giovani, tutti maggiorenni, sono stati segnalati alla Prefettura di Catanzaro in quanto trovati in possesso di stupefacente del tipo hashish. L’attività di controllo in materia di circolazione stradale ha permesso di contestare otto violazioni di norme del codice della strada, con sanzioni per complessivi 2.500,00 euro ed il sequestro di un’autovettura priva di copertura assicurativa.
Nel medesimo contesto, i Carabinieri del Nas hanno rilevato violazioni in materia igienico-sanitaria in un ristorante del centro storico cittadino, elevando sanzioni per 3.000 euro.

Il procedimento penale è nella fase di indagini preliminari e, per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità degli indagati sarà accertata solo con sentenza definitiva.

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