Nel pomeriggio di ieri, il Teatro Costabile ha ospitato un atteso confronto pubblico tra i tre candidati sindaco di Lamezia Terme: Gianpaolo Bevilacqua, Doris Lo Moro e Mario Murone. L’evento ha richiamato una folta partecipazione di cittadini, che hanno gremito il teatro dimostrando grande interesse e coinvolgimento. Numerose le tematiche affrontate dai candidati, che hanno risposto puntualmente alle domande poste nel corso del talk, moderato con attenzione e rigore.
Tra gli argomenti più sentiti, il tema delle politiche sociali e del terziario ha suscitato riflessioni significative da parte di tutti i candidati. Il confronto si è poi spostato su una domanda più personale: come vorrebbero essere ricordati i candidati a fine mandato. Le risposte hanno evidenziato le differenti visioni e priorità. Tra le domande più insidiose, quella relativa alle scelte amministrative da non ripetere, con particolare riferimento all’esperienza dell’amministrazione Mascaro.
Bevilacqua: ascolto in primo piano
Gianpaolo Bevilacqua ha sottolineato l’importanza dell’ascolto attivo e del supporto ai cittadini più vulnerabili: “Noi abbiamo creato nel nostro programma uno spazio veramente importante su questo lato qui e abbiamo costituito uno sportello amico per ascoltare questi bisogni, perché tanta gente non viene anche perché è timida o perché non vuole farsi scoprire. Uno sportello per noi è importante per conoscere i problemi e questo lo facciamo perché ascoltando queste persone nel laboratorio delle idee abbiamo notato che molte persone si sfogano quando sono in privato.”
Lo stesso ha sottolineato che vorrebbe essere ricordato per aver dato tantissimo amore alla città, “e ai miei cittadini e far vivere bene col sorriso, perché questa è una città sempre problematica. Io vorrei solo che si vivesse in una città bella, tranquilla, una città con amore, una città senza troppi problemi, una città che deve vivere veramente come un sogno.”
E sull’esperienza Mascaro, Bevilacqua ha poi aggiunto: “Non farei solo una cosa, non nominerei in giunta persone di un altro schieramento politico, perché tutti giudicano, ma nella giunta Mascaro non vi dimenticate che c’è stata gente anche di sinistra. Oggi sono tutti bravi. Mascaro purtroppo ha sbagliato a nominare anche assessori dell’altra parte politica.”
Lo Moro: tutto su etica è legalità
Doris Lo Moro ha evidenziato la necessità di un approccio proattivo e di valorizzazione della tradizione lametina nel settore sociale:“Io penso una cosa, innanzitutto che i cittadini bisogna già conoscerli, poi bisogna molto ascoltare però non bisogna aspettare che un cittadino ti dica che se c’è in una famiglia una persona con disabilità, ha bisogno di un supporto dell’amministrazione questa è una cosa abbastanza ovvia e in questa città c’è una tradizione peraltro, una tradizione del terzo settore ma anche una tradizione comunale nei servizi sociali di grande qualità, ci sono stati servizi alla persona d’eccellenza.”
Poi è toccato a Doris Lo Moro che ha puntato molto su etica e legalità: “Vorrei essere ricordata come una persona che ha mantenuto gli impegni che ha assunto, per una persona che ha avuto senso etico, che ha liberato il comune dal malaffare, dalle collusioni, che ha agito sempre legalmente. Non ho al mio attivo nessun atto di clientela e ho fatto vent’anni di politica. Vorrei essere ricordata come un simbolo della politica pulita, che è possibile.” La candidata del centrosinistra ha quindi bocciato l’amministrazione uscente: “Quello che non farei è l’inerzia che si è registrata, c’è stata un’Amministrazione che non ha risposto, non è stata adeguata al bisogno. Non farei tante altre cose ma non voglio essere polemica verso gli assenti. È stata una storia difficile quella dell’Amministrazione Mascaro e molte delle cose che hanno reso difficile quest’amministrazione non solo non le farei, non le faccio. Non è stata un’Amministrazione particolarmente efficiente e sotto il profilo del rapporto con la cittadinanza c’è stata molta propaganda e pochi fatti.”
Murone: dialogo e collaborazione
E’ stata quindi la volta di Mario Murone, il candidato del centrodestra il quale ha proposto un rafforzamento della collaborazione tra Comune e associazioni del terzo settore: “Io in queste giornate pre-elettorali mi sono mosso nell’ambito di queste associazioni, ho visto in che modo queste associazioni sono cresciute, in che modo hanno collaborato, alcune volte addirittura anche sostituendo il Comune nel risolvere i problemi dei bisognosi, però evidentemente noi dobbiamo dare un aiuto diverso anche a questa forma di compartecipazione, di co-progettualità tra le associazioni del terzo settore e l’amministrazione comunale. Dobbiamo procedere con immediatezza con l’approvazione di un documento che consente di disciplinare anche a livello locale quella che è ormai la regolamentazione degli enti del terzo settore a livello nazionale e dobbiamo aiutare a crescere il forum degli enti del terzo settore perché non è possibile che noi ci si confronti.”
Lo stesso ha evidenziato che vorrebbe essere ricordato come vicino ai bisogni della gente “per aver umanizzato la politica perché i cittadini possano dire che hanno visto un sindaco vicino ai loro bisogni e alle loro esigenze. Io vorrei che noi facessimo una politica non dell’io ma del noi, non di se stessi ma degli altri. Noi dobbiamo essere pronti a svestirci da questi ruoli che ci siamo attribuiti o che ci hanno attribuito.”
Mano tesa a Mascaro
Poi ha teso la mano al sindaco uscente Mascaro: “Ha fatto tantissime cose positive nella città ma non le ha comunicate. La mia idea è che non bisogna essere un uomo solo, un sindaco solo. Bisogna essere un sindaco che fa partecipare tutti nell’amministrazione comunale. Questa è stata forse la cosa che è mancata tantissimo all’amministrazione Mascaro. Per il resto, credo che non si possa dire nulla contro la persona né creare inutili allarmismi o qualificare la persona in maniera assolutamente inaccettabile.”
Il confronto ha offerto alla cittadinanza un’occasione preziosa per ascoltare direttamente dalle voci dei candidati le proposte, le visioni e le riflessioni sui temi cruciali per il futuro della città. La partecipazione attiva del pubblico ha confermato l’interesse e il desiderio di una politica più vicina ai cittadini e alle loro reali esigenze.