Si apre tra poco una tornata elettorale che, pur nella dimensione locale, racconta molto dello stato della politica in una delle città più complesse e importanti della Calabria. Lamezia Terme va al voto per rinnovare sindaco e Consiglio comunale, dopo una campagna elettorale che ha visto fronteggiarsi tre candidati sostenuti complessivamente da 14 liste. Le urne resteranno aperte oggi, domenica 25, dalle 7 alle 23 e domani, lunedì 26, dalle 7 alle 15. Sono oltre 61mila i cittadini chiamati a esprimere una preferenza che potrebbe segnare una svolta – o una continuità – per una città spesso al centro di attenzioni giudiziarie e commissariamenti, e che ora cerca stabilità, trasparenza e visione.In corsa ci sono Doris Lo Moro, Mario Murone e Gianpaolo Bevilacqua. Tre profili diversi, tre modi distinti di interpretare la politica cittadina.
Il volto del centrosinistra: Doris Lo Moro
Il volto del centrosinistra: Doris Lo Moro
Doris Lo Moro, sostenuta da cinque liste che vanno dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle,Per vivere bene, Era Ora, passando per Azione, si presenta come la candidata del campo largo del centrosinistra. Una figura nota nel panorama locale e nazionale, che ha fatto della legalità e della solidità istituzionale il cuore della propria proposta.
Il volto del centrodetra: Mario Murone
Il centrodestra ufficiale si affida invece a Mario Murone, candidato di una coalizione articolata in sei liste (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati, Calabria Azzurra e Lamezia Domani). Una candidatura che si è sviluppata con un approccio pragmatico ai temi locali e il tentativo di rappresentare concretezza.
Il volto del civismo: Gianpaolo Bevilacqua
A completare il quadro, Gianpaolo Bevilacqua, sostenuto da tre liste civiche(Gianpaolo Bevilacqua sindaco del popolo, Indipendenza e Lamezia nel Cuore – Italia del Meridione). Si propone come candidato alternativo agli schieramenti tradizionali, ma trova consenso anche tra settori moderati e dell’area di centrodestra. La sua figura si è imposta nella campagna come quella più fuori dagli schemi, con un linguaggio diretto e una rete di sostegni trasversali.
Partecipazione altalenante
Numeri alla mano, i candidati al Consiglio comunale sono 330: 144 con Murone, 120 con Lo Moro e 66 con Bevilacqua. Rispetto alle ultime tornate, la partecipazione delle liste ha avuto un andamento altalenante: nel 2019 erano 12, nel 2015 ben 23. Segno di un panorama politico che si è via via concentrato, ma anche forse più consapevole del bisogno di sintesi e credibilità.
Pericolo astensionismo
Il vero tema, però, potrebbe essere ancora una volta la partecipazione. A Lamezia l’astensionismo è una presenza ingombrante. Se i dati storici dovessero confermarsi, la metà degli aventi diritto potrebbe decidere di non votare. Una disaffezione che pesa e che rischia di indebolire ogni mandato, anche il più autorevole. Il responso delle urne sarà più che un semplice risultato numerico. Sarà la cartina di tornasole della fiducia dei cittadini in una politica che troppo spesso ha deluso. Ma sarà anche l’occasione per costruire un nuovo patto civico, un nuovo inizio. Lamezia è pronta a decidere.


