L’area progressista, di fronte alla confusione al rischio di smantellamento della sanità vibonese, assume per la prima volta una posizione piuttosto chiara.
“Da quasi un lustro i consiglieri regionali di area progressista Raffaele Mammoliti e Antonio Lo Schivo e il deputato nazionale Riccardo Tucci, hanno mosso senza sosta vigorosissime critiche alla gestione della sanità vibonese, mortificata nelle funzioni, nell’organizzazione e nella qualità dei servizi essenziali. L’ultima delle espressioni del disastro nel quale è stata condotta la sanità vibonese si sottolinea in un documento è rappresentata dalla imminente chiusura del principale presidio ospedaliero del territorio, l’ospedale Jazzolino che viene interessato da lavori di adeguamento sismico giunti con grave ritardo”.
“Da quasi un lustro i consiglieri regionali di area progressista Raffaele Mammoliti e Antonio Lo Schivo e il deputato nazionale Riccardo Tucci, hanno mosso senza sosta vigorosissime critiche alla gestione della sanità vibonese, mortificata nelle funzioni, nell’organizzazione e nella qualità dei servizi essenziali. L’ultima delle espressioni del disastro nel quale è stata condotta la sanità vibonese si sottolinea in un documento è rappresentata dalla imminente chiusura del principale presidio ospedaliero del territorio, l’ospedale Jazzolino che viene interessato da lavori di adeguamento sismico giunti con grave ritardo”.
Lavori solo se necessari
“Ben vengano gli investimenti – chiariscono i firmatari del documento – purché realmente necessari. Ma aggiungere disastro a disastro non è più tollerabile per Vibo e per tutta la provincia. Si realizzi da parte del commissario alla sanità Roberto Occhiuto e della triade commissariale di Vibo Valentia un puntualissimo cronoprogramma dei lavori e si proceda alla loro realizzazione attraverso una progettazione modulare che, step by step, mantenga la funzionalità dei reparti evitando la chiusura di interi reparti. Fondamentale è, per tutto il centro-sinistra e progressista vibonese, che nulla venga sottratto, nemmeno temporaneamente, alle necessità sanitarie del territorio”.
Occhiuto dia risposte
“Fondamentale è che il commissario Occhiuto – viene ancora sottolineato – si assuma senza più scuse la responsabilità di fornire certezze sulla realizzazione del nuovo ospedale in corso di costruzione sul quale, in realtà, di certezze se ne vedono molto poche. Fondamentale è fornire risposte e uscire da questa coltre di silenzio che aleggia dalle parti della cittadella regionale e di riflesso dalle parti di via Dante Alighieri nella sede dell’Asp di Vibo Valentia: queste mancate risposte e questo silenzio ‘assordante”non sono più tollerabili”.
Pronti alla mobilitazione
Nello stesso documento viene evidenziato che “la responsabilità del disastro della sanità regionale e vibonese in particolare, ricade interamente su chi la governa, in assenza, peraltro, di contraddittorio con le forze istituzionali, anche dell’opposizione, che in questi anni si sono battute per contribuire ad un miglioramento che ad oggi è ben lontano. Area progressista, in tutte le sue componenti, compattamente, con i suoi consiglieri regionali, con il deputato nazionale, con il Sindaco di Vibo, coinvolgendo i sindacati, le associazioni, le forze politiche, civiche e sociali di tutto il territorio provinciale, è pronta a mobilitare la cittadinanza di tutta la provincia di Vibo. E’ finito il tempo dei tecnicismi e delle giustificazioni così come dei silenzi irresponsabili”.
Partiti e movimenti
Il documento porta la firma di Enzo Insardà, Gernando Marasco Carmelo Apa e Francesco Colelli per il Pd; Luisa Santoro, Michele Furci, Daniele Chiarello e Silvio Pisani per il M5S; Gianpiero Menniti e Raffaella Cosentino per Europa Verde – Verdi; Antonella Pupo e Maria Trapani per Progetto Vibo e Michele Mirabello e Sergio Barbuto per il Movimento Liberamente Progressisti.