Il bilancio dell’ultimo trimestre di attività del Comando provinciale dei carabinieri di Crotone restituisce l’immagine di un territorio presidiato con continuità e di un lavoro capillare su più fronti. L’azione dell’Arma si è concentrata non solo sul contrasto alle realtà criminali radicate nella provincia, ma anche sulla tutela delle vittime più fragili, con interventi mirati contro reati contro la persona e il patrimonio. In parallelo è proseguito l’impegno nella lotta al traffico di armi e stupefacenti, affiancato da un’intensa attività di prevenzione e dall’utilizzo degli strumenti amministrativi previsti dalla legge.
Avvisi, ammonimenti e Daspo urbani
Avvisi, ammonimenti e Daspo urbani
Da agosto in avanti i reparti dipendenti dal Comando pitagorico hanno potenziato il capitolo delle misure preventive. Diciannove persone segnalate al questore per l’emissione dell’Avviso Orale, mentre in quattro casi è stato chiesto l’Ammonimento, ritenuto idoneo a intervenire su situazioni riconducibili a maltrattamenti in famiglia o condotte persecutorie. Tre soggetti, inoltre, proposti per il cosiddetto Daspo urbano. Tutti gli Avvisi Orali, gli Ammonimenti e i Daspo richiesti sono stati notificati dai carabinieri.
Le informative inviate alla Procura
Sul fronte giudiziario, non sono mancati gli atti indirizzati alla Procura di Catanzaro. Sei persone sono state segnalate per l’applicazione della Sorveglianza Speciale, la misura di prevenzione più incisiva. In alcuni casi è stata proposta anche l’imposizione dell’obbligo di soggiorno nel comune di residenza, destinata a soggetti ritenuti responsabili di comportamenti reiterati o particolarmente gravi, tali da richiedere interventi mirati a salvaguardia della collettività.
Un impegno costante sul territorio
Negli ultimi novanta giorni l’attività dell’Arma è stata intensa sotto ogni profilo: arresti, denunce, sequestri e un occhio sempre vigile sul fenomeno dello spaccio nel capoluogo e nei comuni della provincia. A questo si è aggiunta una robusta presenza sul territorio, garantita da pattugliamenti quotidiani e da una forte attività propositiva sul fronte delle misure di prevenzione. Un lavoro che, nel complesso, conferma la strategia dei carabinieri: fermare il crimine quando si manifesta e, soprattutto, evitare che attecchisca.


